SERGIO POVIA “SE NE FREGA” MA INVITA “ALLA LEGGEREZZA”
Riproponiamo ai nostri lettori le risposte di Povia, alquanto “striminzite” rispetto al suo solito, inviate in Redazione, corredate dalle domande poste da Donato Stoppini:
– A proposito di fascia tricolore… sull’uso e abuso di cui si sta discutendo in questi giorni cosa hai da dire? Quale valore le dai?
La fascia tricolore è un simbolo della nostra Repubblica ed ha un valore enorme; detto questo se un assessore o consigliere comunale leggesse la formula di rito di un matrimonio in una sala in cui si svolge un ricevimento nuziale indossando una fascia potremmo opinare a lungo sulle ragioni dell’opportunità ma non ci trovo nulla di sconveniente, altrimenti dovremmo denunciare Benigni per vilipendio per averla indossata in maniera direi…..inconsueta?
– Chiavi piscina… ritieni sia normale che la società della Gioia Nuoto non le consegni alla Adriatika, vincitrice del bando? Cosa pensate di fare in merito come amministrazione? Dopo quanto da te fatto in questi due anni ti sembra normale ricevere un simile ringraziamento?
L’ordinamento giuridico amministrativo permette a tutti coloro che si sentano lesi di adire il giudice per far valere le proprie ragioni; detto questo faremo quello che la legge ci impone; sulla generosità avrei tanto da dire non solo su questo episodio…..
– Ci spieghi meglio la tua dichiarazione “Io sono il Pd!”? E il Pd – per la proprietà transitiva – è consapevole ed accetta di essere “Povia”?
Chiedo a tutti un po’ più di leggerezza. E’ evidente il profilo autoironico della dichiarazione ed il paradosso che ne segue e tuttavia ho votato alle primarie in tutti i tempi e le sedi che il Pd ha promosso anche nell’ultimo congresso cittadino e se a qualcuno non sta bene……me ne frego!
Ps: un invito alla leggerezza per tutti anche alla luce dell’ultima affermazione.