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Cronaca

ALLAGAMENTI. BASTA. I CITTADINI NON NE POSSONO PIÙ-foto

scantinati allagati

allagamenti3 A rischio di crollo le palazzine di via Santa Caterina, nei pressi della Scuola San Filippo Neri, a causa dell’acqua piovana?

Questo quanto temono le decine di famiglie dei residenti, ormai allo stremo, dopo 14 anni di continue richieste di intervento per risolvere il problema.

In questa zona, un tempo adibita ad orti, confluiscono le acque provenienti da tutta la zona nord ovest del paese, per intenderci via Cavour, corso Vittorio Emanuele, via G. Di Vittorio, via D’Annunzio,… acque a suo tempo destinate ad usi irrigui che venivano trasportate dal canale nei terreni di via Acquaviva.

Quando furono edificati i palazzi, il costruttore fu “invitato” ad effettuare una trivellazione profonda circa 200 m necessaria per disperdere le acque meteoriche provenientiscantinati allagati3 dalle strade adiacenti la lottizzazione (via Cirillo, via Santa Caterina, via San Francesco D’Assisi….). Una profondità diventata insufficiente dopo la “nascita” del Centro Le Torri (sede della Coop), la cui costruzione determinò il blocco, con successiva deviazione, della canalizzazione esistente necessaria per il deflusso delle acque piovane delle zone alte del paese nei terreni presenti sulla prov. per Acquaviva.

Una deviazione che prevedeva, si dà il caso, l’utilizzo della trivellazione realizzata dal costruttore. Un’opera non più sufficiente però, e quindi pericolosa per l’intero stabile, in caso di piogge abbondanti come accaduto oggi e in altre circostanze. La falda, infatti, non riuscendo ad assorbire e disperdere in tempo utile la grande quantità di acqua convogliatavi per tramite di una vora artificiale realizzata nel giardino della scuola San Filippo Neri, fa salire la stessa in superficie allagando non solo gli scantinati e i box ma anche le fondamenta.

E quando la pioggia è violenta, come accaduto nel pomeriggio di domenica 27 luglio, nulla si può fare per rimediare, anche le pompe di sicurezza vanno in tilt, l’acqua tracima e si infiltra ovunque, compreso le fondamenta.

Siamo stanchi di dover ogni volta gallagamentiettar via ciò che avevamo custodito nei garage e ricorrere alle idrovore – dichiara uno dei residenti con tono alterato -, il problema è noto al Comune, sono stati anche stanziati 87mila euro per risolverlo, questo è quello che il sindaco Povia ci ha detto più volte, ma fino ad ora restano solo promesse! Potrebbero trivellare in qualche altro punto, nel giardinetto della scuola o canalizzare l’acqua, per esempio, ma ci prendono in giro ed ogni volta ci troviamo in queste condizioni. E se continua così, qualcuno lì nel palazzo si farà male”.

In poco più di mezz’ora di pioggia intensa, dalle 13.30 alle 14.00, Gioia è stata messa davvero a soqquadro, con allagamenti nei sottovia, nei sottopassi pedonali e ai rondò di via Acquaviva, via Putignano, via Bari, come testimoniato dalle foto dei volontari della Protezione Civile del Gruppo Comunale che con i volontari di Gioia Soccorso hanno liberato dai detriti le grate intasate da foglie, rami, bottiglie di plastica, carte e altro, mentre la Polizia Municipale e una pattuglia dei Carabinieri bloccavano l’accesso alle auto e dirottavano il traffico.

Per i sottopassi adiacenti i passaggi a livello sia in via D’Annunzio che in via Dante, l’emergenza è scattata per la presunta andata in corto delle pompe che avrebbero dovuto azionarsi per tener sgombro il passaggio, a conferma delle tante criticità derivanti dalla chiusura dei passaggi a livello.

Solo grazie all’intervento dei volontari anche di domenica a disposizione della comunità, la situazione si è risolta. Nel sottovia in via Dante, invece, il problema era più serio, un’auto è rimasta bloccata e si è dovuti ricorrere ad una idrovora per aspirare l’acqua. E se si fosse trovata a passare un’ambulanza nel bel mezzo di un soccorso, cosa ci riferiscono avvenuta proprio oggi, cosa sarebbe successo, oltre al fatto di non sapere che strada prendere per arrivare a destinazione?

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