ANTONIO DA COSTA CHIUDE TRA LE POLEMICHE GIOIA IN FIERA-foto
Il 17 agosto la tre giorni di “Gioia fiera 2014” giunta alla quarta edizione ed organizzata dalla Confcommercio e dalla AlexMultiAgency nello slargo del Palasport “Pinuccio Capurso” e del campo sportivo “P. Martucci, si è conclusa con un’allegra serata dedicata alla musica e alla danza. Ad animare l’evento il mitico Antonio Da Costa e la sua folcloristica “Suoni dell’Aia band” di cui fanno parte Raffaele Tammorra, Carlo Porfido, Francesco Giancola, Vito Grazio, Resi Stefania, Roberta e Claudio.
Nonostante l’aria particolarmente fresca, l’evento è riuscito a rallegrare i più piccoli grazie (e aggiungeremmo anche finalmente) alla presenza dei gonfiabili prevista fin dalla prima giornata in cui si sono esibiti i “Friend of music” e saltata per motivi legati al blocco dei tir sull’autostrada, tra cui quello con le giostre e le apparecchiature necessarie per gonfiarle.
Nelle prime due serate non poche famiglie con bimbi piangenti al seguito sono tornate a casa, sconcertate per l’assenza dei gonfiabili.
Il 16 agosto – come da programma – ha avuto luogo un interessante dibattito sul vino primitivo a cura del professor Giuseppe Colucci (presidente GOIM), dei professori Pasquale Montemurro, Alessandra Gallotta, Francesco Ferrara e Laura Dell’Erba, cui è seguita una degustazione e il concerto della cover di Biagio Antonacci “I Concetto Logico”, davvero molto bravi e coinvolgenti. Dispiace non abbiano avuto il pubblico che meritavano a causa della scelta poco felice di organizzare nella stessa serata dedicata alla festività di San Rocco.
La terza serata, ha registrato una discreta presenza di pubblico che ha molto gradito l’energia dei musicisti e dei danzatori di Antonio Da Costa, i quali hanno coinvolto il pubblico in pizziche e tarantelle.
Il cantante gioiese ha trasportato tutti nel cuore della musica popolare pugliese di cui gli artisti e i danzatori si sono resi ottimi interpreti, non rinunciando ad una eco ritmica del sound sudamericano cui ci aveva abituati in passato.
A fine concerto come sempre immortalato nei video e nelle foto del nostro Mario Di Giuseppe, lo spettacolo si è arricchito della gag di Martino Nettis, decano dei casari gioiesi che segue Antonio Da Costa sin da quando suonava nella banda gioiese e non fa mai mancare il suo saluto accompagnato dai prodotti della sua azienda, distribuiti con generosità per promuovere l’internazionale gioiesità della mozzarella.
In particolare ha strappato risate fino alle lacrime il dono della busta con mozzarelle rivelatasi piena più d’acqua che di latticini. Martino, da vero uomo di spettacolo, non si è fatto prendere in contropiede e ha candidamente affermato che era un pesce d’aprile in ritardo.
A fine manifestazione abbiamo chiesto un bilancio agli organizzatori, “provati” dalle avversità che non sono mancate sin dall’inizio e che ricordiamo nell’editoriale pubblicato su “la voce del paese” a seguito dell’ordinanza del sindaco (riportato in basso, prima della gallery fotografica di Mario Di Giuseppe).
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BILANCIO DI “GIOIA FIERA 2014”
Dal bilancio è emerso che oltre alla mancata concessione del logo comunale, uso consentito persino ad esercenti privati per le serate di danza organizzate da pizzerie locali (delibera n. 146 del 12/08/2014), gli organizzatori hanno dovuto sobbarcarsi le spese di manifesti, tassa di affissione, palco, siae, service ed ovviamente dei gruppi musicali invitati… praticamente tutto. Non sono stati tenuti aperti neanche i bagni del palazzetto, come invece concesso per “Gioia, braci e gusti” nello stesso quartiere e con le stesse finalità sempre per tre giorni.
Questo pur avendo animato anche culturalmente un quartiere con una manifestazione – a voler riportare quanto deliberato il 18 febbraio scorso (delibera di giunta n. 25) per altri organizzatori, “che oltre a voler essere un evento di svago vuole anche rivendicare un diverso utilizzo di spazi nella periferia della città al fine di poter disporre di luoghi idonei alla aggregazione della popolazione gioiese e dei paesi limitrofi ed alla fruizione di eventi enogastronomici.”
Questo vale per la Lega casearia e Pierre animazione, ma non per la AlexMultiAgency.
Ricordiamo che per “Gioia, Braci e gusti” sono stati concessi logo, spazi antistanti il Palazzetto dello Sport da destinarsi ad area concerto e mercatino, palco, utilizzo dei bagni del palazzetto, la fornitura elettrica del Comune, l’uso del generatore del Comune, l’affissione gratuita delle locandine e dei manifesti pubblicitari, il pagamento della Siae (€ 900,00) ed il 21 agosto in occasione del concerto di Pòvia, anche il noleggio di un generatore (costo 500 euro), per non parlare dello straordinario dei numerosi dipendenti della Polizia Municipale sul posto per la salvaguardia dell’ordine pubblico insieme a ben due gruppi di protezione civile provenienti da Taranto e Turi oltre alla task force gioiese.
Se le premialità sono dovute a merito, capacità organizzative, colore politico o altro, forse occorrerebbe rivedere qualcosa e dare dei parametri su cui confrontarsi, altrimenti qualcuno potrebbe pensare che ci sono “figli (quelli che ci sanno fare e “sbancano” con stand affollatissimi e giostrine), figliastri ed abiurati”, o no?