VIA DELLA CHIUSA. I CITTADINI SI SOSTITUISCONO ALL’ENTE-video
Una nuova testimonianza di mala amministrazione è pervenuta alla nostra Redazione. In questo caso sul mancato intervento degli organi preposti, dall’Assessorato all’ambiente alla SPES Gioia SpA, nella soluzione delle problematiche sollevate dai numerosi residenti di Via della Chiusa. La stessa strada in cui abita il consigliere di minoranza De Leonardis.
Ad inviarla una nostra assidua lettrice, Maria Milano, che racconta: “Dopo tante richieste per pulire un tratto di Via Della Chiusa, le tante promesse fatte dai politici di Gioia, e dopo i tanti incidenti, la risposta arrivata dal palazzo è stata che quella è una strada la cui pulizia non spetta all’Ente. Ma allora, mi chiedo e chiedo, se non spetta all’Ente ripulirla, perchè agli abitanti di quella strada si chiede di pagare comunque tutte le tasse, tra cui anche la TASI (i così chiamati servizi indivisibili tra cui manutenzione e pulizia delle strade oltre che l’illuminazione pubblica?) e la TARI, cioè la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti”?
“Dopo questa risposta – continua Maria -, c’è stata l’ulteriore dichiarazione dell’assessore all’ambiente Masi Lenin (spesso e volentieri passa dalle nostre parti in bicicletta con la sua famiglia e gli amici), a suo tempo chiamato per un sopralluogo, secondo cui non è possibile farlo perché il comune non ha i 700 euro necessari per far fronte alla soluzione del problema”.
Sta di fatto però che oggi due ragazzi, di loro iniziativa e a loro spese stamattina si sono armati di attrezzatura ed hanno ripulito gran parte di Via della Chiusa dai rovi che invadono la strada. “Hanno fatto cioè – conclude la signora -, quello che il comune da un anno a questa parte non ha mai voluto fare. E pensare che fino all’anno scorso non c’era bisogno di fare alcuna domanda di intervento. La pulizia la si faceva sempre e comunque, anche se solo fino all’abitazione di proprietà del consigliere, così come la l’illuminazione pubblica, che chissà perché, non è mai andata oltre quel pezzo di strada. E, come dimostrano le foto e il video, il risultato del lavoro svolto dai ragazzi, che non sono dipendenti pubblici o proprietari dei fondi, è stato straordinario. La strada è ritornata pulita e sicura, questo sì che è senso civico”.
Una strada, aggiungiamo, molto frequentata da auto, camion e ciclisti, oltre che da podisti, che andrebbe messa in sicurezza con un preciso piano di intervento e non all’abbisogna, o addirittura dietro sollecito dei residenti che comunque continuano, ad oggi, a fare più del loro dovere, sostituendosi addirittura a quelle che dovrebbero essere le incombenze dell’Amministrazione, incombenze ben retribuite con le tasse pagate da tutti i cittadini.
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