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REFERENDUM TRIBUTI. TAR RIGETTA RICORSO COMUNE

referendum tributi

referendum tributi Il giorno 8 ottobre il collegio giudicante si è riunito in Camera di Consiglio presso il TAR di Bari per discutere il ricorso presentato dal Comitato Promotore del Referendum (esternalizzazione del servizio tributi) contro il giudizio di illegittimità del quesito referendario emesso dalla Commissione Comunale. Dopo il dibattimento in aula e la lettura delle memorie presentate dalle parti (per il Comitato l’avvocato Luigi Paccione) il Collegio non ha rigettato il ricorso, come richiesto dal Comune di Gioia ma, anzi, ne ha accolto le ragioni e lo ha ritenuto degno di approfondimento per emettere un giudizio di merito.referendum tributi

E’ questa, per il Comitato e per i cittadini gioiesi, una prima e significativa vittoria nel lungo percorso previsto dallo Statuto e dal regolamento Comunale per poter esercitare la Democrazia diretta nel nostro Comune.

Finalmente, dopo oltre un anno e fuori da ogni scadenza prevista dallo Statuto Comunale, una parte terza, veramente terza rispetto alle due forze in campo, si è espressa a favore della battaglia referendaria (seppure in termini di principio, per ora).

I ritardi provocati dalla nostra Amministrazione, puntuali e sistematici, la stessa composizione della Commissione, il forzato inserimento nella Commissione di un Presidente che non voleva accettarne l’incarico, hanno determinato la convinzione, nel Creferendum tributiomitato prima e nell’avvocato Paccione e nei giudici poi, che qualcosa non ha funzionato a dovere nel marchingegno giuridico-amministrativo della gestione del referendum.

Ora siamo in attesa del giudizio di merito formulato dal TAR che sarà reso pubblico nel giro di 20/30 giorni. Giudizio che, se fortemente favorevole alle ragioni e alle motivazioni mosse dal Comitato Promotore, potrebbe imporre un immediato avvio delle procedure previste dallo Statuto o, in subordine, la ricostituzione di una commissione per la legittimità del quesito referendario.

Nel primo caso inizieremo immediatamente la raccolta delle 1500 firme necessarie all’indizione del Referendum a Gioia (che ricordiamo sarebbe il primo in Italia di tipo abrogativo), nel secondo caso seguiranno invece i tempi necessari alla formazione di una nuova Commissione, al suo insediamento e al dibattimento interno tenendo conto delle raccomandazioni del TAR.

Comitato per il Referendum 

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