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Politica

DIATRIBA DONVITO-CUSCITO. INTERVIENE DONATO STOPPINI

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sindaco e vicesindacoPuò capitare di non essere tra le persone “gradite” e amiche di personalità politiche e giornalistiche in preda ad attacchi di bile e coliche vocali, poco male. Può anche capitare di essere “tirati” per i capelli in discussioni con terze persone, per partito preso magari, e questo non è corretto.

Non lo è soprattutto se l’attacco gratuito proviene da chi si professa per etica e deontologia professionista del giornalismo, ma si sa… è facile predicare bene per poi tornare a razzolare male, ma che si finisca sulla “concorrenza” per essere messi alla berlina con i sottotitoli (perché il personaggio in questione fa illazioni ma non nomi e cognomi, a differenza di chi ha pubblicato le sue esternazioni insieme a quelle di Enzo Cuscito, anch’egli “oscurato” e quindi impossibilitato a leggere alla pari del sottoscritto) è davvero il colmo.

Per questo motivo, il coordinatore delle due testate, GioiaNet e “La Voce del Paese”, Donato Stoppini, ha ritenuto di dire la sua su quanto accaduto.

Di seguito la risposta di Donato Stoppini, l’innominato, latore delle invettive dell’ex vicesindaco.

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donato-stoppini-verde“Egregio dott. Filippo Donvito, se ha tanta voglia di offendere, continui pure, ma abbia il coraggio di farlo a viso aperto, a carte scoperte, almeno con il sottoscritto e le testate giornalistiche che rappresenta. Faccia nomi e cognomi e soprattutto pubblichi le carte dove è scritto che ci siano altri proprietari oltre a quelli reali sia di GioiaNet, che tanto disprezza, che del settimanale “La Voce del Paese”, che odia da morire. Così come accadeva per il bimestrale “la Piazza”. Forse perché ha capito che c’era e c’è qualcun altro, sempre lo stesso da oltre quindici anni libero da lacci e lacciuoli, che aveva e ha il coraggio di fare ciò che Lei non ha mai fatto?

Eppure Le abbiamo dato ampio spazio. Uno spazio di cui Lei ha sempre approfittato oltre misura, utilizzandolo per continuare ad infangarci dall’inizio alla fine. Ma nonostante ciò i Suoi interventi li abbiamo pubblicati per intero, senza tagliare nulla, senza togliere nemmeno una virgola, pur andando oltre lo spazio previsto e concordato. E Lei, da buon giornalista quale si professa, sa cosa ciò può comportare. E i fatti sono lì a dimostrarlo. Se vuole quei Suoi interventi li possiamo riproporre senza problemi, per rinfrescare la memoria a chi avesse già dimenticato.

Ma forse non Le basta. Lei vorrebbe essere al tempo stesso vittima e carnefice, vero? Invece di assumersi in toto le Sue responsabilità sui risultati ottenuti in questi tre anni di malgoverno della Sua città, di cui è stato diretto artefice e partecipe, Lei sta tentando in tutti i modi di sviare l’attenzione nel vano tentativo di scaricare queste Sue responsabilità su chi invece le ha continuamente evidenziate, utilizzando i mezzi a sua disposizione, tra l’altro più che leciti. Se Le si è rotto il giocattolo in mano, o se Lo ha rotto con le Sue stesse azioni, e non sa come fare per ripararlo, alfine di continuare a giocarci, sono problemi Suoi.

Non cerchi assoluzioni che nessuno le darà e troverà se non i Suoi amici, o presunti tali, tra i quali continua ad architettare ed inviare queste invettive, ben sapendo che nessuno degli innominabili bersagli da Lei scientemente scelti potrà mai contrastarle. Non fino a quando Lei non si deciderà a dare loro nome e cognome o ragione sociale.

Visto che si reputa integerrimo e sicuro di Sé, Li dia una volta tanto e per intero questi dati. Dia a quelle stesse persone o titolari di attività, da Lei continuamente denigrate, la possibilità di “identificarsi” pienamente nelle Sue invettive, di prendere gli opportuni provvedimenti. Perché continua a stuzzicarle con le Sue parole, facendo però ben attenzione a non andare oltre il limite? Sparare a zero, stando ben abbottonati, è molto semplice e facile. Farlo alla luce del sole un po’ meno. Egregio ex vicesindaco facenti funzioni di ex sindaco, Filippo Donvito, se la sente di farlo? Ne ha il coraggio? O forse ritiene più opportuno agire in questo modo, perché più utile alla Sua causa, piuttosto che affrontare la città per raccontare il suo operato?

Magari quello che non ha fatto ma che ha visto, che sapeva ma che non ha raccontato, se non quando già tutti sapevano e con il senno di poi? A chi vuole darla a bere? Parli di questo, il resto è solo fumo negli occhi che Lei continua artatamente a soffiare addosso ad altri pur di non affrontare la nuda e cruda realtà. Una volta per tutte, racconti tutto quello che c’è e ci sarebbe da raccontare di questi Suoi tre anni in cui ha partecipato alla scellerata gestione della “cosa pubblica”, dall’inizio alla fine, a 360 gradi. Per il resto, Si rassegni”.

Donato Stoppini

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Ai lettori igenzo cuscitonari, affinché possano farsi un’idea della diatriba, riportiamo entrambi i “post” pubblicati.

Enzo Cuscito (14.03.2015)

“Sotto a chi tocca. C’è spazio per tutti. Leggo che anche l’ex ViceSindaco Filippo Donvito (si era già espressa la destra, la sinistra ed ora, per l’appunto, mancava solo il centro), che con lettere strappalacrime, in questi giorni, ha più volte fatto intendere di non saper nulla di nulla e se c’era dormiva o lasciava correre, con un’intervista sul suo giornale ha pensato bene di attaccare la mia inutile opposizione di questi anni. Ecco. Appunto. Se ignorava cosa facesse la sua maggioranza, figuriamoci quel che faceva il sottoscritto. Tempo al tempo. Verità e giustizia sono virtù pazienti. E imparziali. Non sono attratte né dalla smania di apparire, né dalle future elezioni. Molto di quel che è stato fatto e scritto, appartiene al segreto della propria coscienza e al rigoroso rispetto che si deve alle Istituzioni. Ma oggi capisco che, per esorcizzare un passato tutt’altro che innocuo, si vuol salvare se stessi demolendo l’avversario di domani. Che, evidentemente, è stato da molti individuato nella mia persona. Chiedo scusa, pertanto, per l’imbarazzo causato. In attesa del prossimo che, avendo assolto con formula piena se stesso, troverà in me il suo bersaglio prediletto”.

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Filipfilippo donvitopo Donvito (15.03.2015 )

IL BUE CHE DICE CORNUTO AL CIUCCIO…

“Non avevo dubbi che l’ex consigliere Cuscito sarebbe riuscito a stravolgere il senso di una mia intervista nella parte che lo riguardava. Naturalmente ha subito colto l’occasione per recitare l’unica parte che gli riesce bene quella del profeta perseguitato, subito consolato dai suoi fans ed alleati. Assolutamente ridicoli poi i riferimenti al ‘mio’ giornale, visto che in questi tre anni non ho mai avuto (giustamente) alcun particolare sostegno. Al contrario di quello che è avvenuto con cuscitonet e la voce del cuscito, che quasi quotidianamente ci hanno propinato megafoto dell’ex consigliere (quasi fosse un divo di Hollywood…) oltre che i suoi 254.372, 44 interrogazioni/esposti.
In cerca di visibilità ha anche sfidato i suoi oppositori al confronto pubblico, naturalmente immagino moderato dal suo portaborse dell’informazione e con i suoi fans a sostenerlo. Io certo non mi sottrarrò e quindi raccolgo il guanto di sfida. Così il professore spiegherà perchè da un lato mi attacca pubblicamente e dall’altro solo qualche giorno fa mi ha proposto di firmare l’ennesimo esposto insieme a lui “perchè avrebbe grande valore se lo firmassimo insieme”. Bene, a parte il fatto che questa richiesta l’ha fatta a me dopo i rifiuti avuti da altri, se uno è a conoscenza di reati, non chiede la firma altrui, ma come previsto dalla legge li denuncia. Certo è comico attaccare continuamente una persona e poi invitarla a firmare insieme esposti, ma vista la coerenza del personaggio ormai non mi meraviglia più nulla…”.

 

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