CARABINIERI E SLOT MACHINE. SEQUESTRATI BENI PER 50 MLN
Dall’alba di oggi è in corso un’operazione dei Carabinieri del Comando Provinciale di Bari che stanno eseguendo un decreto di sequestro beni per un valore di 50 milioni di euro, emesso dal Tribunale di Bari – Sezione Misure di Prevenzione – su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia a carico di un imprenditore 68enne di Gravina in Puglia (BA), con precedenti penali per truffa, bancarotta fraudolenta e falso.
I militari stanno sequestrando 6 società che si occupano di produzione, commercializzazione e installazione di slot machines e videogiochi, 3 società di servizi, un albergo, un ristorante, 12 appartamenti, 4 ville, 8 locali commerciali, 14 automezzi, e 38 conti correnti.
Le indagini dei Carabinieri del Reparto Operativo di Bari hanno fatto emergere un’evidente sproporzione tra il patrimonio accumulato dall’imprenditore è il reddito dichiarato, che, secondo i parametri ISTAT, non sarebbe bastato nemmeno a mantenere la propria famiglia. E’ stato inoltre documentato che la costituzione e la gestione delle molteplici società riconducibili all’imprenditorie erano intestate a familiari o a soggetti che fungevano da prestanome, di fatto realizzandosi una sorta di monopolio nell’area delle Murge. Grazie al c.d. Codice Antimafia è oggi possibile procedere a sequestro anticipato anche nei casi, come questo, maturati al di fuori dell’ambito mafioso.
Come sempre la Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Bari, presieduta dalla Dott.ssa Francesca La Malfa, assume il massimo impegno per garantire che le attività imprenditoriali continuino ad operare nel pieno rispetto di tutte le normative vigenti, a tutela dei lavoratori e degli altri agenti economici”.
(Legione Carabinieri Puglia – Comando Provinciale di Bari)
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Una operazione che ha ottenuto i complimenti del presidente del Consiglio regionale pugliese, Onofrio Introna, il quale esprime apprezzamento a nome dell’intera Assemblea nei confronti dell’Arma Benemerita.
“La società civile dee essere riconoscente nei confronti dei Carabinieri, che con il loro impegno tutelano la comunità e in questa particolare azione contro l’azzardo concorrono a salvaguardare le persone più deboli e i giovani, attratti dalle sirene di un gioco nel quale possono solo perdere”.
Il presidente del Consiglio regionale ha chiesto al comandante provinciale, colonnello Rosario Castello, di estendere il ringraziamento ai militari che hanno partecipato alle indagini e indistintamente a tutti i componenti dell’Arma, per il lavoro di ogni giorno e di ogni notte: “le divise rappresentano un presidio di sicurezza e di fiducia per la comunità”-
Introna ha ricordato la legge regionale per la prevenzione delle ludopatie che vede la Puglia tra le regioni che si battono apertamente contro il gioco patologico, allontanandolo dai luoghi sensibili: chiese, parrocchie, scuole, centri di aggregazione giovanile. “La classe politica pugliese si è schierata contro le macchinette mangiasoldi e le Forze dell’Ordine assecondano con la loro attività questa campagna di buon senso e legalità: i cittadini possono sentirsi ben rappresentati, assistiti, protetti”, conclude il presidente del Consiglio regionale”. (fel)