VACANZE DA INCUBO PER CIRCA SESSANTA GIOIESI
Un gruppo di circa sessanta gioiesi dopo aver pagato il viaggio per villeggiare, ha scoperto che nessuna prenotazione risultava a loro nome ed è restato a terra, passando da una vacanza da sogno all’incubo di scoprirsi vittima di una truffa. Si erano rivolti ad una agenzia gioiese che parrebbe fregiarsi di un marchio in franchising molto pubblicizzato -“Pinguino” -, senza però, si sostiene da più parti, averne titolo.
I gioiesi hanno sporto denuncia ai Carabinieri e si stanno organizzando con una class-action. In ballo decine di migliaia di euro. Dopo che la notizia si è diffusa, la nascita su facebook del gruppo “Mai più truffati dalla “famosa agenzia” di Gioia del Colle!!!” ha svelato altri retroscena inquietanti. Sembrerebbe, infatti, che siano tante le vittime di situazioni similari. “Nel 2012 lo stesso commercialista dell’agenzia si ritrovò costretto a ripagare la crociera prenotata con una perdita di 1.800 euro”.
Non tutti hanno però perso il loro denaro… sempre leggendo i commenti “postati” nel gruppo si è scoperto che per riavere indietro quanto versato o fare in modo che fosse utilizzato per coprire i costi del viaggio, c’è chi ha letteralmente presidiato la sede dell’agenzia e costretto l’agente a rispettare gli impegni presi.
Quel che in realtà stupisce è che nonostante in tanti dichiarino di essere stati truffati ed altri sapessero, nulla sia trapelato in questi anni sugli organi di stampa né siano partite denunce dalle altre agenzie del territorio, presumibilmente danneggiate da una concorrenza sleale a costi minori.
“Qualcosa non andava sin dall’inizio – spiegano i vacanzieri – se si considera che la titolare dell’agenzia da un bel po’ di tempo non rispondeva più alle telefonate e che da giorni aveva chiuso la porta del suo esercizio. Le vacanze erano state prenotate da tempo, ma non c’erano gli elementi per pensare ad un epilogo del genere”.
Nel frattempo, oltre alle forze dell’ordine, le vittime del potenziale inganno si sono rivolte, oltre che ai loro legali, anche alla Federconsumatori che sta preparando con i suoi avvocati una class-action.
“Abbiamo parlato con l’agenzia che ci aveva prospettato dei pacchetti viaggi in molte destinazioni – raccontano – ma pur sempre nella media dei prezzi di mercato. Molti di noi avevano pagato l’intero importo del viaggio, altri si sono limitati a degli acconti e a saldare la restante parte in un secondo momento. Avevamo sognato questa vacanza da tanto, chi aveva prenotato crociere, chi soggiorni ad Ibiza, chi in altre parti del mondo”.
Ma non tutti i vacanzieri hanno subito la stessa sorte. Ad alcuni non erano stati pagati i biglietti aerei, per altri, invece, appena arrivati a destinazione hanno avuto la sgradita sorpresa di constatare il mancato pagamento degli alberghi prenotati, dove avrebbero dovuto alloggiare.
“Dopo il viaggio in aereo – raccontano alcuni – ci siamo recati presso l’albergo previsto nel pacchetto, ma al check in reception è arrivata l’amara sorpresa: non era stato effettuato alcun versamento, né della rata in acconto e di conseguenza nemmeno quella del saldo del soggiorno. Purtroppo, non potendo tornare indietro, il biglietto aereo di ritorno era stato prenotato a distanza di sette giorni, siamo stati costretti a pagare direttamente l’albergo”.
Stessa “sorte” è toccata ad una coppia che aveva pensato di trascorrere una delle settimane più belle della propria vita fuori dell’Italia: “Siamo delusi, – spiega la ragazza – dopo il primo contatto siamo tornati in agenzia per il pagamento del saldo finale, questo ad aprile scorso. Lunedì, nonostante le rassicurazioni del pagamento della vacanza, siamo stati chiamati da altri cittadini truffati che ci hanno avvisato circa la chiusura dell’agenzia. Cosa più che strana. Ci siamo fiondati presso il comando dei Carabinieri dove, all’arrivo, ci hanno anticipato dicendoci: “Anche voi qui per la truffa dell’agenzia viaggi?”.
Ma la vicenda ha dei contorni ancora non ben definiti perché – come riferiscono alcune vittime – “la titolare sarebbe andata a fare una controdenuncia ai Carabinieri, sostenendo di essere stata lei l’oggetto di una rivalsa da parte dei clienti, dopo che molti vacanzieri si sono recati all’agenzia per protestare contro la mancata partenza”.
Dopo essersi rivolti alla Compagnia dei Carabinieri di Gioia del Colle, il gruppo dei presunti truffati si è dato appuntamento davanti all’agenzia di viaggi, per chiedere spiegazioni e garanzie, ma senza alcun risultato. La parola ora passa agli organi inquirenti affinchè possano fare piena luce sull’intera vicenda.
(foto repertorio)