MAROCCHINO TROVA E RESTITUISCE ALLA PROPRIETARIA 340 EURO
Joseph ha 36 anni, vive a Gioia dal 2002, vi giunse con suo fratello per trovare lavoro e qui è felice e si sente a casa. Tante volte è partito per lavoro, andando in altre città anche del nord, ma è qui che è sempre tornato e qui ha voluto costruire la sua famiglia. Ha una giovane moglie, una bimba di quattro mesi e un bimbo di due anni e mezzo nati a Gioia ed un lavoro umilissimo ma dignitoso: fa il pescatore a Mola.
Joseph viene dal Marocco, la sua città è vicino Casablanca ed è un ragazzo speciale e lo si percepisce non solo guardandolo negli occhi che brillano divertiti quando si schernisce, imbarazzato dal ritrovarsi al centro dell’attenzione, ma anche attraverso il sorriso disarmante ed il candore con cui si racconta.
Joseph il 15 settembre ha restituito alla signora Anna G. 340 euro trovati per terra, nei paraggi della sua abitazione nel quartiere dell’Immacolata.
“La sera prima io e il mio compagno ci siamo recati alla Chiesa di Sant’Antonio per la Festa del Crocifisso, al ritorno ho scoperto di aver perso i 340 euro prelevati per mia madre. Abbiamo messo tutto a soqquadro, senza trovarli. Ormai mi ero rassegnata, convinta di averli persi per sempre. Nella tarda mattinata del 15 settembre Joseph ha bussato alla porta di casa. Ci conosciamo di vista, abita sotto casa dei miei genitori… mi ha chiesto se avessi perso del denaro e quanto. Gli ho risposto di sì e detto la cifra. A quel punto ha tirato fuori le banconote e me le ha restituite dicendo che suo zio Nori le aveva trovate sul marciapiede mentre si recava per prendere l’acqua dalla fontana, erano sparse qua e là. Le ha raccolte, portate a casa e date al nipote chiedendogli di ritrovare chi le avesse perse. Joseph ha percorso la stessa strada per informarsi presso chi abitava in zona. Sono rimasta così colpita dal gesto e dal fatto che ho dovuto insistere tantissimo perché accettasse una piccola ricompensa, che ho sentito il bisogno di rendere nota questa vicenda. Si parla spesso male degli immigrati, adombrati dal pregiudizio e a torto, ma anche tra loro ci sono persone oneste, esattamente come tra noi ci sono tanti disonesti. Non so se un gioiese avrebbe compiuto lo stesso gesto, senza lasciarsi tentare…”.
Joseph ascolta sorridendo, quindi spiega che la sua religione condanna chi ruba.
“Mia madre e mio padre mi hanno educato all’onestà, mi hanno dato sani principi, il denaro non è poi tanto importante, è più importante andare in Paradiso. Quello che guadagno mi basta per vivere, non ho bisogno di altro.”
Nella mattinata sua moglie che non parla italiano, al mercato settimanale ha rinvenuto un portafoglio con documenti e denaro. Impaurita, temendo che si pensasse che lo aveva rubato, lo ha consegnato alla commerciante più vicina. Due anni fa sempre in zona Joseph trovò un borsello con 2.000 euro e i documenti del proprietario, anche in quella occasione restituì tutto ai carabinieri.
All’augurio scherzoso di diventare così ricco da “perdere” denaro invece di trovarlo, Joseph ha risposto: “No, no… sto bene così!”
Joseph ha un sogno, far studiare i suoi figli in Marocco, lì ha le sue radici ma è qui che vuole vivere il suo e il loro futuro, rispettando le tradizioni. E noi siamo orgogliosi della sua scelta!