PASQUALE LAMANNA SCOPRITORE DI UN FUNGO DA RECORD DEL MONDO
“In un momento così triste per il mondo intero è d’uopo il poter trovare sistemi e modi per non pensare. E allora? ANDIAMO A FUNGHI!
Russule, lardari, carboncelli, chiodini, spugnette etc, etc… non illudetevi e non mi illudo: a nessun altro sarà possibile che possa accadere ciò che accadde a me tanti anni fa, tanto da detenere il record mondiale per aver trovato il fungo più grande e grosso mai trovato, 40 chili, sì, 40 chili per non parlare anche di un altro trovato nel mio giardino a Lignano Sabbiadoro: un “MELANOSUS SQUAMOSUS” di 47 centimetri di diametro, gambo o torsolo con una circonferenza di 25 centimetri e peso di due chili e 150 grammi (21.05.1979). Dichiarato non mangereccio ma di cui fece scorpacciata un amico finanziere ancora in vita.
Io ed un mio amico friulano siamo i detentori del record “mondiale” sulla eccezionale dimensione di un fungo (23.10.1985). Ne parlò il Messaggero Veneto, Il Gazzettino Veneto, vari altri quotidiani compreso “Il piccolo di Trieste”, il Corriere della Sera, nonché alcune TV.
Trovare e cogliere funghi certamente è un passatempo non indifferente che richiede tanta pazienza e profonda conoscenza della natura e della materia.
Era il 23 ottobre del 1985: io, all’epoca residente per motivi di lavoro a Lignano Sabbiadoro, ed il signor Elio Quarino, capo operaio del Comune di quella località, dopo una faticosa giornata nei boschi delle Alpi Carniche, ai confini con l’Austria e ad una manciata di chilometri dalle Dolomiti, sconsolati, eravamo sul punto di riprendere il cammino di ritorno senza aver trovato nemmeno un fungo. All’improvviso, in una specie di forra, scorgemmo qualche cosa di mostruoso, di inverosimile… quatti quatti, come a temere che qualcosa scappasse, increduli, ci avvicinammo… Mostruosamente si presentò ai nostri occhi strabiliati un fungo… ma che fungo!
Furono usati un lungo coltello da una parte ed uno dall’altra per poterlo staccare dal terreno e fu possibile trasportarlo all’auto solo per mezzo di un telone militare e, con rammarico, fu diviso a metà per poterlo caricare mezzo nel cofano e mezzo sui sedili posteriori dell’auto.
Anche quello era della specie “Pleurotus squamosus”, mangereccio. Pesava 40 chili!
Rientrati in sede, code di lignanesi curiosi, giornalisti di quotidiani e non, TV private e pubbliche… che soddisfazione!
Perciò, è ora di finirla con i detentori di record sino a che qualcuno non documenterà un ritrovamento più strabiliante.
Purtroppo, l’età avanzata non consente più allo scrivente di andare ancora alla cerca di funghi anche se oggi sono più i cercatori (ma quali cercatori?) che i funghi, nonostante le ristrettezze per ottenere le autorizzazioni.
Simili svaghi ed opportunità di evadere dal tran tran quotidiano sono finiti (che tristezza!), ma, forse, è già stato troppo ed è troppo il poter raccontare.
Ma quante soddisfazioni in quelle terre Venete e Friulane!”