“NATALE A TAVOLA”. FORESTALE DENUNCIA SEQUESTRA E MULTA
“Dodici denunce per reati tra cui la frode nell’esercizio del commercio, la contraffazione di denominazione di origine, la vendita di prodotti scaduti, mal conservati o di dubbia provenienza. Circa 27 tonnellate di alimenti sequestrati tra cui prodotti sott’olio e sottaceto, olive da tavola, formaggi, pesce, passata di pomodoro, marmellate, frutta secca e vino.
Una sessantina le ditte controllate su tutto il territorio pugliese, tra commercianti all’ingrosso e al dettaglio e aziende produttrici. In 25 di esse sono stati riscontrati illeciti e sono state elevate complessivamente 28mila euro di sanzioni amministrative.
Questo il bilancio dell’operazione “NATALE A TAVOLA 2015” effettuata dai Forestali del Comando Regionale per la Puglia di Bari e del Coordinamento Territoriale per l’Ambiente di Altamura – Parco Nazionale dell’Alta Murgia. L’operazione si è conclusa a ridosso delle festività natalizie e i controlli, mirati a garantire la sicurezza agroalimentare e a tutelare i consumatori, sono stati eseguiti durante i mesi di novembre e dicembre.
Numerose sono le violazioni accertate su tutto il territorio pugliese. Riscontrate anche contraffazioni del Pane di Altamura DOP, nei comuni di Gioia del Colle, Monopoli e Margherita di Savoia.
Nei comuni di Minervino Murge e San Ferdinando di Puglia sono stati scoperti latticini e pesce in cattivo stato di conservazione e in condizioni igieniche non idonee. A Margherita di Savoia smascherata frode nell’esercizio del commercio di olive da tavola recanti sulle confezioni indicazioni “Prodotti di Puglia”, mentre in realtà provenivano dalla Grecia.
Rinvenute, invece, nei comuni di San Ferdinando e Polignano a Mare, contraffazioni legate alle olive di Nocellara del Belice IGP. Nel comune di Modugno trovate olive prive di certificazione sanitaria.
Scoperta frode riguardante anche il commercio di funghi ed aglio sott’olio e pomodori secchi, lavorati nel comune di Cerignola e commercializzati da una ditta di Roma. I prodotti riportavano sulle confezioni indicazioni che attestavano la provenienza locale, ma i primi due erano stati importati dalla Cina e gli altri dalla Tunisia.
Anche nel comune di Bisceglie scoperta frode nell’esercizio del commercio di latticini, che riportavano sulle confezioni la dicitura “latte fresco”, ma in realtà erano stati realizzati con cagliata surgelata proveniente dai paesi dell’UE. A Minervino Murge sequestrati latticini prodotti e detenuti in assenza di autorizzazione sanitaria.
Un lungo elenco di irregolarità alle quali, infine, si aggiungono, quelle riscontrate in diverse aziende situate nei comuni di Polignano a Mare, Bitetto, Bitritto, Bari, Sannicandro di Bari, Modugno, Noicattaro, San Giovanni Rotondo, Cassano delle Murge, Monopoli, Andria, Barletta, Cerignola, San Ferdinando di Puglia e Polignano a Mare, dove è stata accertata la detenzione di prodotti alimentari privi di tracciabilità inerente la data e il lotto di produzione”.
(Corpo Forestale dello Stato)