DEPURATORE GIOIA. DAMASCELLI: “CITTADINI A RISCHIO SALUTE”
“Cattivi odori, esalazioni intollerabili e dannose per i cittadini e per la salubrità dei luoghi. Sul depuratore del siero del latte di Gioia del Colle il tempo ha fatto scemare l’attenzione della Regione, ma non quella della comunità gioiese, costretta a vivere in condizioni ambientali e sanitarie su cui l’Agenzia regionale per l’Ambiente dovrebbe approfondire i controlli e fornire dati più dettagliati”.
Lo dichiara il consigliere regionale di Forza Italia, Domenico Damascelli, che ha depositato un’interrogazione consiliare urgente diretta all’assessore regionale all’Ambiente e che ha tenuto ieri una conferenza stampa sulla scottante questione nel comune barese.
“Lo scorso ottobre –aggiunge-, a riprova della gravissima situazione, la magistratura ha messo anche i sigilli sull’impianto che serve il Centro Pilota per il trattamento, la valorizzazione e trasformazione del siero dell’industria lattiero-casearia. Una struttura realizzata interamente con fondi pubblici e costata oltre 6 milioni di euro che oggi, però, risulta inoperosa continuando a mettere a serio rischio, oltre alla salute dei cittadini, anche l’esistenza stessa di un’oasi di elevato interesse naturalistico e faunistico. Ci sono anomalie nelle attrezzature e nei macchinari per lo smaltimento dei liquami, che vengono riversati in vasche prive di alcuna copertura. Parrebbe che non abbia nemmeno l’allacciamento alle utenze, il che metti seri dubbi sull’effettivo avvio della struttura che determina, ovviamente, la proliferazione di insetti e esalazioni nocive causando, addirittura, malori ai residenti che hanno dovuto effettuare cure mediche. È evidente, quindi, che non si possa più temporeggiare e che la Regione debba farsi carico della situazione, sostenendo il Comune di Gioia del Colle. Ma c’è di più, perché le soluzioni esistono già e basterebbe che ognuno facesse la propria parte, attivando impianti realizzati ed attualmente inoperosi. Infatti, oltre al depuratore che agevolerebbe, anche economicamente, i caseifici gioiesi costretti oggi a sostenere costi esorbitanti per lo smaltimento, ci sono altri impianti: quello ordinario cittadino, quello al servizio della zona artigianale e un altro ancora per l’ulteriore affinamento delle acque reflue per consentirne il riutilizzo agronomico in agricoltura, ma anche per altre attività. Per questo, richiedo nuovamente l’intervento dell’Arpa Puglia e voglio richiamare con forza l’attenzione dell’assessore regionale all’Ambiente, affinché si metta in atto ogni iniziativa utile a sostenere il Comune per la messa in funzione e a sistema di tutti i depuratori. Dopo l’interrogazione consiliare con dibattito in aula chiedo che sia istituito un tavolo istituzionale per riunire l’Aqp, la Regione, la Città Metropolitana, il Comune e tutte le parti interessate, a partire dal comitato cittadino anti-depuratore. Con il lavoro di squadra, attivando quanto già esiste –conclude Damascelli-, si può rendere un prezioso servizio a tutta la comunità di Gioia del Colle”.