DONATO LUCILLA CANDIDATO SINDACO DALLE IDEE CHIARE
Donato, sembrerebbe che la tua candidatura abbia preso tutti di sorpresa. In molti si aspettavano quello di Enzo Cuscito. E’ stata una decisione difficile, meditata o scontata?
“All’interno dei due movimenti tutti i soci sono eleggibili. Sicuramente, l’aver rappresentato in Consiglio Comunale i due movimenti dava a me e ad Enzo Cuscito una visibilità maggiore. Ad ogni modo, per l’individuazione del candidato Sindaco era necessario raggiungere la maggioranza dei due terzi dei votanti, risultato per nulla scontato ed il cui raggiungimento certifica una convergenza sul mio nominativo da parte di entrambi i movimenti”.
Come mai Enzo Cuscito ha rinunciato?
“Le linee guida che abbiamo definito per l’individuazione del candidato Sindaco non prevedevano delle candidature ma che ciascun socio fosse eleggibile, perciò non è corretto dire che Enzo abbia rinunciato. Certamente la grande stima e le parole di sostegno che Enzo ha avuto verso di me hanno contribuito a consolidare la fiducia nei miei confronti da parte di tutti i soci di Sep. Inoltre, con molta franchezza, Enzo aveva condiviso con tutti noi la possibilità che la natura degli impegni personali e professionali avrebbero potuto limitare la sua disponibilità e, probabilmente, anche queste considerazioni avranno indirizzato i soci nella scelta”.
I movimenti di riferimento, Pro.di.gio. e S.e.p., confluiranno in un’unica lista o ognuno correrà per conto suo?
“Ritengo che l’identità dei movimenti e la forza del proprio simbolo siano dei valori da conservare all’interno della coalizione. Per questo credo sia opportuno che si presentino le due liste all’interno della coalizione”.
Ritenete sia sufficiente questo accordo per battere la “concorrenza” o, per non correre rischi, aprirete ad altre realtà politiche, partiti e/o associazioni presenti sul territorio? Quali in particolare?
“Sarebbe sufficiente che i cittadini si rendessero conto di quanti danni siano stati arrecati alla collettività dalla cattiva amministrazione per decidere che è ormai giunto il momento di cambiare.
La nostra finalità è quella di realizzare la vision di città inclusiva ed attrattiva. Per realizzare questo obiettivo è necessario vincere le elezioni ma non siamo disponibili a tutto pur di vincere. è per questo che siamo alla ricerca di sani portatori di idee e di impegno e non siamo interessati ai “portatori di voto”.
Per quanto riguarda la possibilità di alleanze va sottolineato con forza quello che abbiamo scritto nelle linee guida. Sono, in effetti, aprioristicamente escluse possibilità di costruire un percorso comune con chi ha consentito che il livello politico raggiungesse il degrado attuale. Responsabilità che prescinde da eventuali interventi di “maquillage” per cercare di recuperare una parvenza di candore in prossimità delle elezioni.
Per essere chiari, questo esclude i partiti che hanno amministrato nelle scorse consigliature ed i movimenti civici che stanno nascendo ad uso e consumo di qualche ex alla ricerca di un tentativo di riscatto.
Il quadro, fortunatamente, presenta anche aspetti positivi. C’è, infatti, il gruppo di Giovani Protagonisti, con i quali abbiamo principi comuni e con il quale stiamo collaborando alla stesura dei progetti da inserire nel programma. Noi ci auguriamo che si possa arrivare alla condivisione anche del percorso elettorale ma niente è stato deciso. Il percorso di crescita che i ragazzi stanno affrontando è del tutto slegato dai nostri movimenti e dalla prossima scadenza elettorale che, tuttavia, potrebbe costituire il naturale sbocco di tanto impegno civico che, come detto, auspichiamo possa avvenire all’interno della coalizione”.
Avete già preparato un programma ben definito da perseguire? Quali gli obiettivi principali da raggiungere?
“Abbiamo lavorato intensamente al programma, dopo aver presentato la nostra vision già nello scorso settembre: puntiamo a rendere Gioia città strategica al centro della Puglia.
Per raggiungere questo obiettivo occorre perseguire in maniera coordinata molte attività. In primo luogo si punterà alla valorizzazione dei beni culturali per inserire Gioia nei circuiti turistici internazionali. In particolare l’attività sarà orientata all’inserimento del nostro Comune tra i borghi autentici d’Italia e tra le città d’arte di Puglia, con tutte le attività connesse alla candidatura: partendo dall’analisi del tessuto edilizio storico fino ad arrivare alla progettazione di un’offerta culturale più ampia di rilievo regionale.
Di pari passo bisognerà sviluppare le attività per la rigenerazione urbana che si affiancherà alla predisposizione di un piano per la mobilità sostenibile.
Ad ogni modo, il complesso organico delle proposte allo studio sarà presentato in iniziative pubbliche a partire da quella di presentazione della squadra che contiamo di effettuare domenica 13 marzo”.
Chi e cosa, nell’attuale panorama politico, vi preoccupa? L’elettorato gioiese secondo voi è pronto ad appoggiare il vostro cambiamento?
“La preoccupazione è che il tentativo di far dimenticare quello che è successo possa trovare terreno fertile nei deprecabili modi di condurre la campagna elettorale da parte dei noti protagonisti, con le solite promesse elettorali, cene, buoni spesa, ecc…
Noi crediamo che la campagna di informazione e di partecipazione che abbiamo condotto in questi anni abbia contribuito a migliorare la coscienza critica dei cittadini e ci aspettiamo che le scelte elettorali ne siano la naturale conseguenza”.
In caso di vittoria, in che modo affronterete il disastro che vi toccherà ereditare frutto della passata amministrazione?
“Siamo consapevoli delle enormi difficoltà. Molte questioni irrisolte sono anche peggiorate perché la gestione commissariale non è potuta intervenire. Va ricordato che il “merito” di questa lunghissima stagione commissariale è di esclusivo appannaggio degli ex consiglieri di maggioranza, che, diversamente da quanto accaduto a Brindisi (dove all’arresto del Sindaco, hanno fatto seguito le dimissioni immediate dei consiglieri, con possibilità per i cittadini di Brindisi di nominare nuovi amministratori nel giro di pochi mesi), hanno deciso di resistere il tempo strettamente necessario a non permettere ai cittadini gioiesi di esprimersi nel maggio successivo ma addirittura dopo oltre un anno. Ad ogni modo, affronteremo le vicende con metodo: analisi del problema, individuazione delle possibili soluzioni, negoziazione ed applicazione. In aggiunta, non saranno trascurate le responsabilità personali per danni erariali conseguenti a colpa grave o, peggio ancora, dolo, sia per i responsabili che per chi, lautamente pagato dai cittadini, avrebbe avuto il compito di controllare, nel rispetto del principio della responsabilità oggettiva, sancita dalla Legge”.
L’ultima esperienza amministrativa ti ha cambiato in qualche modo? In cosa?
“Ogni esperienza contribuisce a produrre cambiamenti. Sicuramente, rispetto a quattro anni fa, è aumentata la consapevolezza della complessità dei problemi che attanagliano la città, ma si è altrettanto rafforzata la certezza che i movimenti che formano la coalizione sono in grado di garantire il raggiungimento degli obiettivi prefissati nel rispetto dei principi cardine di legalità, trasparenza e partecipazione”.
Avete già pensato ad una squadra di governo? Su quali “qualità” avete puntato?
“Certamente. In linea con quanto abbiamo affermato nelle linee guida, la squadra di governo sarà presentata durante la campagna elettorale. Si tratta di una grande innovazione nel rapporto con i cittadini, che viene improntato alla massima trasparenza. Nella definizione della squadra si punterà a valorizzare le persone che, all’interno dei gruppi, hanno dato dimostrazione di essere a conoscenza delle problematiche della città e di possedere le capacità organizzative per applicare le soluzioni. Ad ogni modo, la “qualità” dei componenti, che nel corso della prossima assemblea saranno proposti e votati dai soci, sarà immediatamente presentata alla città nel primo evento pubblico successivo all’assemblea”.
Dopo quello del 2012 questo è il tuo secondo tentativo come candidato sindaco. Rispetto ad allora, ritieni di avere qualche chance in più per convincere i gioiesi a votarti?
“La situazione è completamente diversa. Nel 2012 il movimento Prodigio era appena nato e molti erano convinti che, subito dopo le elezioni, sarebbe confluito in qualche altro partito o che le “sirene” delle “opportunità politiche” avrebbero minato i nostri valori. Abbiamo dimostrato, al contrario, di essere fortemente saldi nei nostri principi e coerenti con i valori fondanti del movimento. Inoltre, l’alleanza con Solidarietà e Partecipazione, resa possibile dalla condivisione di valori ed obiettivi nonché testata da anni di lavoro comune in Consiglio Comunale e di informazione dei cittadini in piazza, ci permette di contare su una base di partenza più solida”.