LE RAGIONI DELLA CRISI NEL PD. LETTERA DI TOMMASO BRADASCIO.
Pubblichiamo una lettera aperta, inviata in redazione dal segretario cittadino del Pd, Tommaso Bradascio, in cui lo stesso “spiega le ragioni di questo percorso che ci vede da soli, ma con la coerenza di una persona che non ha cambiato il suo modo di fare politica, pur registrando gli attacchi su vari fronti. Dopo le dimissioni di Maurizio Liuzzi che sono venute all’improvviso e senza avvisare il segretario, è in atto una fase riflessiva interna al partito in cui tutti sono chiamati al senso di responsabilità e ad una decisione che inevitabilmente deve essere condivisa per poter affrontare serenamente questa competizione elettorale. Non intendo riaprire nuovi scenari e polemiche interne che porterebbe come risultato la fine del Circolo PD a Gioia del Colle, facendo felici i tanti che in questo periodo hanno contribuito ad offuscare il partito.
Grazie di tutto Tommaso Bradascio”
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LETTERA APERTA
“Nel corso del congresso cittadino del 22 Dicembre 2015 il segretario del Partito Democratico, Tommaso Bradascio, ha presentato un documento politico programmatico, approvato dall’assemblea degli iscritti, contenente alcuni elementi essenziali per avviare un nuovo percorso amministrativo a Gioia del Colle a seguito degli avvenimenti politici degli ultimi sei anni in cui l’instabilità politica perdurante e la consequenziale caduta di due amministrazioni di centrosinistra e una di centrodestra hanno prodotto laceranti ferite alla città e diffusa sfiducia dei cittadini nei confronti delle istituzioni.
Tale documento partiva da alcune fondamentali esigenze:
– mettere da parte le divisioni interne e le questioni personali per ritrovare la logica dello stare insieme;
– rimuovere le cause di una prassi politica distorta volta alla ricerca ossessiva del potere e votata al più becero consociativismo;
– valorizzare il ruolo guida dei partiti come sintesi di insiemi e non come somma dei singoli eletti;
– promuovere la partecipazione dei cittadini alle scelte strategiche come antidoto al pressioni delle oligarchie e dei gruppi di potere.
Il documento affermava che l’impegno elettorale del PD non può essere basato sulla ricerca affannosa della vittoria a tutti i costi, come è avvenuto nel passato, ma sul rispetto di regole condivise e sulla correttezza dei comportamenti all’interno del partito e delle istituzioni.
Purtroppo, tuttavia, da parte delle forze politiche del centrosinistra vi è stata una chiusura pregiudiziale nei confronti del Partito Democratico, culminata con la discesa in campo di Donato Paradiso, quale candidato Sindaco della città, con il quale, in forza di precedenti esperienze politiche positive, si è cercato un confronto ed un dialogo per arrivare alla condivisione di un percorso unitario che comprendesse tutto per il centrosinistra gioiese.
Ma la disponibilità totale a un confronto aperto a tutte le soluzioni possibili per realizzare una coalizione di centrosinistra che comprendesse anche il PD non è bastata e duole constatare che, ad oggi, non c’è alcuno spiraglio in tale direzione e che la strategia dell’ isolamento del PD sembra ormai chiaramente rientrare in un preciso disegno che deve essere portato avanti a tutti i costi.
A circa due mesi dalla competizione elettorale si sta delineando uno scenario nefasto che altre difficoltà produrrà alla città:
– divieto di concorrere con i simboli dei partiti e largo spazio a movimenti e liste civiche personalizzate per garantire spazi di manovra e contrattazioni ad personam;
– ammucchiate avventate e mercato aperto per trovare posto dove si vince;
– corsa alle candidature a Sindaco per garantirsi un posto in Consiglio Comunale;
– coalizioni che si vogliono realizzare ponendo come condizione il gioco a vincere e non la necessità di confrontarsi sui programmi per costruire un progetto di città socialmente ambizioso, moralmente forte e amministrativamente utile per i Gioiesi;
Il segretario del PD, Tommaso Bradascio, non ha deciso di riprendere il suo impegno per rinnegare la sua storia politica, né intende perdere la faccia subendo passivamente la situazione che si va delineando; prende le distanze da quanti vogliono che la città resti un pollaio politico dove ogni gallo raspa per sé desertificando il terreno tutt’intorno.
Per queste ragioni negli incontri politici intesi a formare una coalizione il PD ha dovuto mettere dei paletti e delle regole per evitare di ritornare alle urne dopo poco tempo.
Per queste ragioni ha evitato di fare alleanze che portavano sicuramente ad una vittoria elettorale, ma con un destino fotocopia delle amministrazioni precedenti.
Per queste ragioni, avendo deciso di non aderire incondizionatamente alla coalizione, è stato isolato.
Il simbolo del PD non può essere oscurato nella confusione delle liste civiche del momento, nella consapevolezza della propria responsabilità come partito di governo a livello regionale e nazionale e a garanzia di serietà nei confronti dei suoi elettori e di tutti i cittadini gioiesi.
In questi tre mesi dal mio mandato da segretario ho sempre cercato l’unità del partito, invitando tutti a mettere da parte le fibrillazioni interne, e lavorare sui programmi e sulle istanze che ci provengono dalla città. La credibilità non deve essere basata solo sul processo alle persone il cui compito di giudicare spetta agli elettori, ma ad un percorso riflessivo e attento per non incorrere ad una instabilità politica che lascia ferite aperte in una città malata.
La discontinuità con il passato, tanto declamato, deve essere coniugato con un processo graduale di cambiamento. Rinunciare ad essere un partito e a svolgere responsabilmente il proprio ruolo, significa consegnare la città ad un’altra improvvisata amministrazione che si troverà ad affrontare gli stessi problemi che ad oggi non sono stati risolti.
Continuerò il mio impegno da Segretario se avrò la fiducia del partito e se ci saranno le condizioni di proseguire con una linea coerente e di forte impegno per la città mettendo a disposizione la mia esperienza politica, altrimenti mi metterò ancora una volta da parte consapevole di aver dimostrato ancora una volta il coraggio e l’impegno che in tanti anni di politica ho portato avanti”.
TOMMASO BRADASCIO
Segretario PD