“I LOVE TEATRO KM 0”. SCUSE E “ACCUSE” DI AUGUSTO ANGELILLO
“Da più parti mi è stato chiesto di fare un resoconto dell’iniziativa “I Love Teatro – Km 0” da me organizzata. Beh, tanto per cominciare, chiariamo subito una cosa: io non ho organizzato alcunché.
Se avessi organizzato io, non mi sarei fermato solo alle filodrammatiche gioiesi. Ho dovuto mandare indietro otto compagnie che avevano chiesto di partecipare al festival. Mi è stato detto di lasciare le compagnie esterne a casa per due motivi:
1) Le compagnie esterne non avrebbero portato un pubblico numeroso e sarebbe stato un peccato sprecare delle energie per pochi;
2) Il Commissario aveva autorizzato nell’anno un certo numero di giornate a titolo gratuito da rendere da parte del tecnico di teatro, includendo solo quattro giornate per il festival.
A malincuore ho dovuto accettare per non caricare di spese le compagnie. Poi, a dieci giorni dall’inizio del festival, la bella notizia: le gratuità del tecnico erano esaurite e quindi anche le compagnie rimaste avrebbero dovuto sobbarcarsi la spesa (credo intorno ai 150,00 € al giorno). Mi chiedo se altre filodrammatiche o compagnie professioniste si sono dovute sobbarcare una spesa del genere nel corso della stagione teatrale.
Se avessi organizzato io, le Compagnie non si sarebbero dovuto accollare la spesa di 65,00 € per le pulizie (l’anno scorso, con la mia organizzazione, il costo è stato di circa 30,00 €) e sulle pulizie ci sarebbe anche da dire, visto che ad una attrice le si stava conficcando una vite nel piede. A festival concluso, non so ancora quanto sia venuto a costare il tutto, credo 200,00-300,00 € a Compagnia.
A PROPOSITO DI SICUREZZA…
Se avessi organizzato io, non avrei concluso con la proclamazione dei vincitori la sera stessa dell’ultima rappresentazione, dando pochissimo tempo ai giurati (che ringrazio tantissimo per la loro disponibilità) e dando adito a fraintendimenti vari; senza consegnare alcunché. Evidentemente l’importante era concludere in fretta il tutto, avevamo già dato molto fastidio.
Parliamo anche della sicurezza. Una componente della compagnia DiversaMente è caduta rovinando di faccia a terra, mettendo a rischio anche la possibilità di andare in scena. Solo perché è una persona molto buona e corretta ha ritenuto di non sporgere denuncia, ma non è certamente ammissibile sentirsi dire che doveva essere attenta lei, quando non è messa a norma la moquette della zona palco.
A parte tutto questo però, devo dire di essere soddisfatto del festival in sé. La partecipazione di pubblico è stata in crescita; la qualità è stata più che buona, a volte notevole; il pubblico si è divertito; gli attori, i tecnici e quanti delle compagnie hanno potuto dar vita ai personaggi, portando a compimento non solo un hobby per il tempo libero, ma la propria passione ed il desiderio di dire qualcosa a chi sta oltre quello spazio magico che è il palcoscenico.
SCUSE PUBBLICHE ALLE FAMIGLIE D’ETTORRE, CIANCIOTTI E RUBINO
Ho un solo rammarico e me ne assumo personalmente la responsabilità. Forse ho dato per scontate delle cose che scontate non potevano e non dovevano essere, per questo chiedo umilmente e pubblicamente scusa ai parentidelle persone alle quali ho dedicato i premi.
Chiedo scusa a te, Tonia se non ti ho avvisato che la sera del 15 maggio sarebbe stato consegnato il premio “Anna Maria D’Ettorre” alla miglior attrice (tra l’altro credo che Anna Maria sarebbe stata contenta che il premio sia stato assegnato ad una attrice del calibro di Marica Colaninno e ad una interpretazione da “pelle d’oca”); chiedo scusa a voi Amelia e Tonino se non vi ho ricordato del premio “Tino Cianciotti” andato al miglior attore; chiedo scusa a te, Sofia se il premio alla miglior regia “Vito Osvaldo Angelillo” non è stato pubblicizzato al meglio.
Infine chiedo scusa alla famiglia Rubino se per leggerezza non è stata coinvolta e pare neanche avvisata dell’assegnazione del premio alla miglior opera, dedicato al gioiese “Vincenzo Rubino”, un vero maestro del teatro. Questo è il premio, confesso, che mi ha emozionato di più perché la giuria lo ha assegnato alla compagnia da me diretta.
Come dicevo prima, la sera del 15 maggio è stato solo un annunciare i vincitori del festival, per questo mi riservo nei prossimi giorni di programmare la vera e propria cerimonia di premiazione, cui invito pubblicamente sin d’ora le famiglie di coloro cui ogni premio è intitolato.
Non credo nel foyer del teatro perché tremo all’idea di dover aggiungere altre spese insulse, tra l’altro non so se è stato provveduto a realizzare i premi; mi dicono di sì, ma tra il dire e il fare… Ad ogni modo mi avvarrò degli organi di stampa per rendere nota la giornata della premiazione.
Concludendo dico che, nonostante tutto, il festival ha avuto un buon risultato, e che non so, a prescindere da quale amministrazione guiderà il Comune di Gioia del Colle nei prossimi anni, se la quarta edizione di “I Love Teatro” si organizzerà con il teatro Rossini. Sicuramente posso anticipare che personalmente darò la mia collaborazione ad un altro teatro”. [Foto Mimmo Castellaneta]