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Cronaca

FIDAS – QUI SI DONA TRA FULMINI E SAETTE… ALL’APERTO-foto

fidas e donazione sangue

fidas e donazione sangue “Qui si dona, tra temporali, fulmini e saette… I donatori fuori, sotto la pioggia attendono di poter compiere la loro donazione… Oggi ci eravamo preoccupati per il caldo torrido e invece…!”

Con questa frase domenica 7 agosto, in piazza Pinto a fine “Raccolta sangue Fidas” Maria Stea – con l’energia e l’entusiasmo di sempre, quasi fosse alla sua prima “donazione” -, rende omaggio ai coraggiosi 60 aspiranti donatori che né il maltempo, né le vacanze hanno fermato. Di loro in 37 hanno potuto donare contribuendo non – come si potrebbe pensare – al semplice successo dell’iniziativa, ma alla salvezza di coloro che di quel sangue avranno bisogno in piena estate, quando tutto si ferma tranne la malattia e la fatalità, sempre in agguato in ogni ospedale o per strada.

Quel che Maria Stea chiede a gran voce da tempo, senza purtroppo ottenere risposta, è la possibilità di potersi poggiare in locali più confortevoli di una autoemoteca parcheggiata in piazza al momento della donazione, ancor meglio se si potesse definire una sede istituzionale fissa, magari presso l’ospedale Paradiso che di stanze vuote ne ha a decine, o presso l’ex Inam, la Croce Rossa o presso laboratori di analisi private quali Lucea o San Luca, studi medici, ovunque sia possibile ospitare dottori, infermieri e attrezzature da “asporto” per le trasfusioni. Una richiesta legittima e non “impossibile” da esaudire… sempre se si vuol prendere in carico il problema.

Il Lions Club a breve allestirà fidas e donazione sangueun ambulatorio presso il Centro di Ascolto, perché non condividere questo spazio con la Fidas e la Fratres in occasione delle giornate calendarizzate per le donazioni, sottraendo volontari e donatori d’inverno al gelo e d’estate al caldo torrido?

Anche perché sono associazioni più che accreditate sul territorio e lo testimoniano i risultati.

Di Maria Stea, ancor più che le cariche ed i riconoscimenti accumulati in anni di duro lavoro ed impegno senza mai farsene vanto – ricordiamo che riveste il ruolo di presidente della FPDS-FIDAS di Gioia del Colle, di consigliere delegato della Fidas Nazionale, di presidente di Admo Puglia e Cavaliere del Lavoro -, va apprezzata la capacità di coinvolgere l’intera comunità e le associazioni in primis quelle sportive, gli esercenti pronti a dare il loro contributo in natura (cornetti, succhi di frutta, cappuccini, merendine e quant’altro) e le stesse istituzioni, è il caso del 36° Stormo fidelizzato alla donazione.

Importante è poi tener coeso il gruppo dando l’esempio in prima persona e rimboccandosi le maniche, in prima linea e trincea, documentando tutto con veri reportage fotografici per mezzo dei quali ringraziare chi ha collaborato, creando “relazioni”, collaborazioni e sinergie preziose nel tempo.

Un esempio di attivismo civico, associazionismo produttivo e “marketing” del dono e della solidarietà che davvero andrebbe preso come esempio anche e soprattutto da chi vorrebbe raggiungere lo stesso livello, ma stenta a decollare.

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