TERREMOTO. PREOCCUPAZIONE PER NUMEROSI GIOIESI
Ansia e preoccupazione tra i numerosi gioiesi che ad Amatrice, presso la casa dei Padri Discepoli e la Chiesa distrutta dal terremoto di questa notte, hanno amici e tanti ricordi. Luoghi sacri meta di visite turistiche e pellegrinaggi gestiti da don Savino D’Amelio che fortunatamente è salvo ma in lacrime e disperato per il disastro. “Una tragedia terribile, speriamo solo che non ci siano troppe vittime. Ora speriamo di trovare il coraggio per andare avanti.” Don Savino per anni è stato alla guida della Parrocchia del Sacro Cuore ed a lui molti gioiesi sono tutt’ora legatissimi, tanto da recarsi in visita presso il centro religioso che in estate ospita i Padri Discepoli e i seminaristi.
Numerosi anche i problemi affrontati dai soccorritori in quanto l’unico ponte che permette di accedere ad Amatrice è pericolante ed è percorribile solo a piedi.
Il sisma con epicentro a 4 chilometri di profondità ad Accumuli, in provincia di Rieti a soli cinque chilometri da Norcia è stato di magnitudo 6, la scossa è durata complessivamente 20 lunghissimi secondi ed ha scatenato terrore e morte nella notte – alle 3.36 – in una vasta zona compresa tra Lazio, Marche, Umbria e Abruzzo. Fino alle 9.40 di stamattina, 24 agosto, altre 39 scosse sono state registrate intorno alla magnitudo 3, uno sciame sismico che continua a destare timori tra la popolazione. E’ crollata parte della parete est del Corno Piccolo del Gran Sasso. A Norcia il torrino della facciata della chiesa di San Benedetto è ruotato sul suo asse come successe nel terremoto del 1979.
I comuni entro 10 km dall’epicentro sono: Accumoli (Rieti) e Arquata del Tronto (Ascoli Piceno), mentre i comuni entro 20 km dall’epicentro sono i seguenti: Amatrice (RI)
Cittareale (RI), Norcia (PG), Acquasanta Terme (AP), Cascia (PG), Montegallo (AP), Montereale (AQ), Campotosto (AQ), Capitignano (AQ), Castelsantangelo Sul Nera (MC), Valle Castellana (TE), Posta (RI), Borbona (RI), Monteleone Di Spoleto (PG), Montemonaco (AP), Poggiodomo (PG), Preci (PG), Rocca Santa Maria (TE), Cortino (TE), Leonessa (RI), Roccafluvione (AP), Ussita (MC), Visso (MC).
Amatrice è il paese che ha riportato più danni, a detta del sindaco Sergio Pirozzi “[…] La situazione è drammatica e gli interventi di soccorso sono in corso e sono difficilissimi […]. Il paese è diviso a metà, una metà è distrutta e scavare tra le macerie è complicatissimo. Abbiamo già estratto diversi morti ma non sappiamo quanti ce ne sono lì sotto.”
Altre scosse di magnitudo 5.4 alle 4.33 si sono susseguite nella stessa zona. In attesa dei soccorsi i residenti hanno scavato a mani nude per salvare coloro che erano sotto le macerie, famiglie intere con bambini. Ad Accumuli sono stati recuperati sei corpi, altri cinque ad Amatrice, ma i numeri sono destinati ad aumentare, a Pescara del Tronto le vittime sono dieci. In tutto al momento le vittime sono 268, centinaia i dispersi.
Ad Amatrice alcuni turisti nelle ore passate risultano bloccati fra le macerie dell’Hotel Roma, mentre alcuni rifugiati afgani cercano tra le macerie della casa in cui vivevano due loro amici. Anche l’ospedale è inagibile. Urge anche sangue, lo si sta raccogliendo a Rieti, nell’ospedale San Camillo De Lellis.
L’incubo del sisma che sette anni fa colpì L’Aquila causando la morte di 309 vittime, torna ad aleggiare. In attesa di aggiornamenti, per coloro che hanno necessità di acquisire notizie, è possibile contattare i numeri della Protezione Civile: 840840 e 803555.
Video con don Savino: http://video.repubblica.it/dossier/terremoto-24-agosto-2016/amatrice-il-parroco-in-lacrime-speriamo-di-trovare-il-coraggio-di-andare-avanti/249812/249959?ref=HREA-1