MARISA D’ELIA DEDICA POESIA ALLE BOTTI DEL PALIO
Finalmente un po’ di silenzio fra queste arcate,
quante parole, apprezzamenti, ci siamo stancate!
Però, se ci guardiamo, siamo state con arte dipinte
non con disattenzione con stupende e colorate tinte.
Già, ma a che serve tutta questa preparazione
Se saremo rotolate, battute senza educazione!
Ma a chi è venuta in mente questa manifestazione?
A nuovi ideatori di questa generazione.
Allora fra pochi giorni andremo al mattatoio
Non me lo ricordare, andare allo sbaraglio non voglio.
La nostra sorte per questa iniziativa è stata approvata,
nessuna pietà, nessun ripensamento, la nostra vita è segnata.
Amiche, guardiamoci, salutiamoci ancora una volta,
siamo state bene insieme, anche se la luce ci veniva tolta.
Coraggio, facciamoci forza, il vino è il nostro coraggio
Ma chi ci userà se saremo messe fra il foraggio!
Resteremo a dormire come un bel ricordo nelle cantine
Saremo guardate, visitate accarezzate da mani carine!
Questo lo sapremo a festa finita e a sbornia svanita.
Perdonate vo’ Signori per questo nostro sfogo,
lo dedichiamo al vento, al cielo e ad ogni luogo
Grazie ai pittori e ai fantasiosi artisti,
salutiamo tutti, per niente allegri, ma tristi.
Quando il Palio delle botti con la sua festa finirà,
resterà, dopo il clamore, appagamento e ilarità.
E voi bambini, se qualcosa in mente ricorderete
Al ritorno a scuola le vostre osservazioni scriverete. [Foto con modella di Graziano Milano]
Marisa D’Elia