FURTO AL CENTRO DI ASCOLTO – ACCORATO APPELLO AI LADRI
“Nella notte di venerdì, 22 settembre, alcuni malviventi si sono introdotti nella sede del Centro di Ascolto “Dal Silenzio alla Parola” in via Sannazzaro, portando a segno un furto che ha gettato nello sconforto i volontari tutti ed in particolare Rosanna D’Aprile, che oltre ad esserne presidente, ha anche fortemente voluto questa istituzione sul territorio e dal 2006 vi dedica gran parte del suo tempo.
I ladri si sono introdotti attraverso una finestra del locale sito a pianterreno, forzando la tapparella.
“Non è purtroppo la prima volta che questo accade – dichiara Rosanna D’Aprile, con voce rotta dall’emozione – … è il quarto furto che subiamo. Le precedenti volte abbiamo preferito non parlarne per pudore, perché addolora noi per primi che ci poniamo in ascolto ed aiuto di chi è in difficoltà, dover denunciare furti di derrate alimentari e non solo…”
In passato, infatti, dal banco alimenti fu portato via anche un congelatore da poco acquistato del valore di 400,00 euro.
A parte gli arredi e poco altro, nel Centro di via Sannazzaro vi era un solo oggetto di valore inestimabile per gli operatori, poco più che una suppellettile per chi lo ha rubato: un computer portatile, un “Asus” del 2008, con collegate delle pen-drive esterne.
“In quel computer ci sono dieci anni di attività del Centro.. tutto il nostro lavoro, i dati sensibili dei nostri assistiti, foto, progetti…!”
Il valore di fatto è nullo, non solo è un portatile datato e quindi fuori mercato, ma ha anche prestazioni minime, per cui difficilmente potrà essere venduto.
“Forse chi lo ha preso, non se n’è reso conto e comunque sarà costretto a disfarsene. Per questo sento di dover rivolgere un appello: restituiteci almeno il portatile, anche in forma anonima, lasciandolo in chiesa o riportandolo al Centro. Per quel che potremo, offriremo una ricompensa, garantendo l’anonimato. Per noi non è solo uno strumento per aiutare i tanti che sono nel bisogno, ma una parte della nostra vita e della nostra storia. Posso solo immaginare la disperazione di chi deruba chi gli tende una mano… Noi siamo qui per aiutare, non per giudicare e tanto meno condannare. Non sempre possiamo soddisfare i bisogni delle tante, troppe povertà, ma il nostro impegno è totale.”
Per ripristinare gli archivi e la gestione ordinaria, il Centro potrebbe dover chiudere per un periodo, sospendendo tutte le attività, anche quelle collegate agli altri sportelli.
Un danno che si ripercuote anche su chi nulla ha a che vedere con il furto e che creerà non poche difficoltà.
In attesa di poter visionare le registrazioni delle telecamere poste in zona, stando ai primi rilievi, l’effrazione ed il furto potrebbero essere “opera” di qualcuno che ben conosce i luoghi e forse lo stesso Centro.
“Non riesco a credere che chi ci ha derubato ci conosca, conosca il nostro impegno e sia un nostro assistito! La fiducia e la reciprocità nel volontariato e non solo, sono valori prescindere, senza dei quali ben poco avrebbe senso. Per questo mi appello al buon cuore di chi sa e può aiutarci! In quel computer c’è anche parte del vostro vissuto, di quel che abbiamo condiviso in questi anni! Invitate chi ha compiuto questo gesto a restituire il computer!”