REFERENDUM: DENUNCE PER “MATITE NON A NORMA”
Anche a Gioia, così come denunciato in altre città, parrebbe che alcune delle matite utilizzate per votare siano… cancellabili! Nel primo pomeriggio presso l’istituto Mazzini un elettore, notando che il segno tracciato con la matita poteva agevolmente essere cancellato, ha segnalato al presidente di seggio il problema e sporto denuncia presso i Carabinieri, i quali sono intervenuti ed hanno verificato la veridicità di quanto esposto: il segno della matita non è risultato indelebile.
Il Viminale a seguito delle numerose denunce di elettori che hanno dichiarato di essere riusciti a cancellare con la gomma segni fatti con matite in dotazione ai seggi elettorali, in una nota chiarisce che le matite “copiative” sono indelebili.
“Il Ministero dell’Interno, in media ogni anno, ne acquista un certo numero, basandosi sul fabbisogno storico, per rifornire i depositi ed essere in grado di rifornire le Prefetture man mano che manifestano il loro fabbisogno. Nello specifico, quest’anno il Viminale ha acquistato 130 mila matite dalla ditta Luca srl – aggiudicataria del relativo appalto sul mercato elettronico che, a sua volta, si rifornisce dalla Faber-Castell, direttamente in Germania. Di queste 130 mila, quest’anno ne sono state distribuite circa 80 mila per il referendum costituzionale, mentre altre richieste, da parte delle Prefetture, sono state soddisfatte per il referendum sulle trivelle e in occasione delle elezioni amministrative. Le Prefetture, è bene precisare, possono utilizzare anche le matite che sono rimaste in deposito dagli anni precedenti. Si utilizzano matite prodotte dal Faber-Castell almeno da cinque anni”.