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Cronaca

AUTOMOBILISTI CHIEDONO PIÙ CONTROLLI SUI DISTRIBUTORI

controlli distributori carburanti

controlli distributori carburanti  Alcuni automobilisti invitano la Guardia di Finanza ad effettuare dei controlli sui distributori di benzina che secondo loro erogherebbero quantità inferiori rispetto a quelle pagate.

Dopo aver verificato, affermano (ndr), conteggi chilometrici alla mano, che alcuni distributori erogherebbero meno benzina rispetto a quanto segnalato sulla colonnina, stanchi di subire oltre che il caro prezzo imposto dallo Stato, anche il “ricarico” da parte dei benzinai, alcuni automobilisti sembrerebbero stiano decidendo di registrare dei video mentre riempiono taniche di benzina presso le colonnine dei vari distributori del posto, stilando così una vera e propria blacklist.

Quel che ha dapprima allertato e poi letteralmente mandato su tutte le furie M.B., il lettore che ci ha segnalato il problema, è l’essersi accorto di pompare probabilmente aria al posto di benzina nel serbatoio… mentre l’indicontrolli distributori carburanticatore del prezzo scorreva.

“Mentre mettevo benzina al distributore automatico, mi sono accorto che probabilmente stavo immettendo aria ancor prima di arrivare ai dieci euro pagati. A questo punto con un gruppo di amici, stiamo decidendo di verificare se altri distributori del circondario presentino lo stesso problema. Fossero più di uno inviteremo Pinuccio di “Striscia la notizia”. Quel che vorrei capire è se vengano effettuati controlli periodici a campione ogni mese. Basterebbe già questo per dissuadere chi ci marcia!

L’ultimo “raid” di cui si ha notizia, risale in effetti al 2014 quando in tutta Italia furono visitati 800 impianti di distribuzione di benzina e gasolio, di cui 230 risultarono irregolari.

Le effrazioni riscontrate che portarono al sequestro degli impianti e ad indagini sono: modifica delle schede elettroniccontrolli distributori carburantihe inserite nelle colonnine che indicano i litri di benzina erogati, l’alterazione delle stesse colonnine e delle pistole erogatrici e la contraffazione dei sigilli posti sugli impianti per evitare manomissioni. La Finanza ha anche accertato che il carburante effettivamente erogato fosse lo stesso di quello contabilizzato e pagato dagli automobilisti, se fossero state unite alla benzina o al gasolio sostanze dannose per le auto ed il rispetto dei prezzi esposti, affinchè gli stessi non risultassero una pubblicità ingannevole.

Tornando alla denuncia di erogazione ridotta, ricordiamo che le norme vigenti prevedono un margine di errore dell’erogazione di benzina pari al 7,5 per mille, ovvero su 20 litri potremmo ritrovarci in meno 0,15 litri di benzina, per un ammontare di 23,15 centesimi, cifra rapportata al prezzo medio di 1,550 euro per litro.

Moltiplicando 23,15 centesimi per i milioni di litri erogati in un anno, si scopre che viene legittimato un esborso non da poco per i cittadini, ovviamente inutile sperare che l’errore sia per… eccesso e che venga versata una goccia in più nei serbatoi.

Negli altri paese europei dove il prezzo è ben più basso, la tolleranza è di gran lunga minore. Paradossi dello Stato italiano…!

 

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