TANGENTI. ASSOLTI POVIA. IMPIEGATI E PROFESSIONISTI
E’ notizia certa, dopo le “voci” che in prima mattinata davano per certa l’assoluzione dell’ex sindaco Sergio Povia, a fine udienza la conferma: Povia assolto con formula piena perché il fatto non sussiste, e con lui Rocco Plantamura ed i commercialisti Antonio Martielli e Nicola Bruno.
In cinque minuti, alle 11.45 circa, la fine di un incubo durato due anni, sette mesi e dieci giorni per Rosa Fedora Celiberti – unica imputata per cui già era stata chiesta l’assoluzione «per non aver commesso il fatto» dallo stesso pubblico ministero Claudio Pinto, il quale a seguito delle vicende giudiziarie legate alle indagini “Domus aurea” aveva invece chiesto condanne a quattro anni di reclusione ciascuno per l’ex sindaco Povia e per il responsabile dell’Ufficio tecnico comunale Rocco Plantamura ed un anno e 6 mesi di reclusione per i commercialisti Antonio Martielli e Nicola Bruno.
Il rito abbreviato da marzo affidato al gup del Tribunale di Bari Alessandra Susca, ha subito alcuni rinvii prima di giungere alla sentenza del 15 settembre.
Ricordiamo che il processo venne affidato al giudice Pentassuglia ed a seguito del suo trasferimento è “passato” alla Susca. Tra due mesi sarà resa pubblica la sentenza con le motivazioni che hanno portato all’assoluzione dell’ex sindaco che aveva chiesto il rito abbreviato, ed anche dell’ingegner Nicola Laruccia e l’architetto Nicola Manzo per i quali l’assoluzione con “non luogo a procedere” è giunta attraverso il rito ordinario.
A distanza di due anni e mezzo – gli arresti dei sette imputati ebbero luogo nel febbraio del 2015 – Povia esce quindi “pulito” dall’accusa di corruzione e turbata libertà degli incanti con presunta tangente di 100mila euro pagata da Posa per aggiudicarsi la gara di appalto per costruire alloggi popolari a Gioia, e se non ci saranno ricorsi dalle parti interessate – nello specifico da parte del Comune che in tale procedimento si è costituito parte civile ed ha chiesto di essere risarcito con un milione di euro -, la questione giudiziaria potrà definirsi a tutti gli effetti conclusa.
Per l’ex vicesindaco Francesco Paolo Ventaglini e l’imprenditore gioiese Antonio Posa, il processo prosegue.