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Cronaca

“Usb Natuzzi: (Apartheid) discriminazione razziale Aziendale?”

usb natuzzi

usb natuzzi “Natuzzi continua ad impegnarsi forse solamente per una parte dei suoi dipendenti. L’Unione Sindacale di Base Lavoro Privato Puglia non è rimasta affatto sorpresa dall’episodio avvenuto in occasione di una assemblea sindacale. Da giorni la rappresentanza sindacale Unitaria appartenente a Cgil, Cisl e Uil di Natuzzi Jesce Santeramo ha indetto ai sensi dell’art.20 della legge n.300 del 20/05/1970 per il giorno 7 febbraio 2018, una riunione sindacale, che avrebbe interessato tutti, poiché si sarebbero toccati temi come l’attuale situazione aziendale Natuzzi, questione che interessa anche i lavoratori che hanno ottenuto il reintegro dopo una dura battaglia nelle sedi giudiziarie.

Ai Lavoratori reintegrati, ma “tenuti a casa” e per il 70% in solidarietà, presentatisi presso la sede dello stabilimento per partecipare a suddetta assemblea, gli è stata impedita la adesione da parte dei vertici aziendali. Ancora una volta l’azienda Natuzzi non riconosce questi suoi lavoratori come tali, benché riabilitati dai giudici nel ciclo produttivo a tutti gli effetti.

La direzione del personale alla richiesta dei lavoratori di entrare ha risposto esplicitando il proprio orientamento negativo rispetto alla possibilità di partecipare all’assemblea sindacale all’interno dello stabilimento Jesce, pretendendo dai lavoratori di mostrare la sentenza di reintegro.

Questo non è affatto un segno di apertura nei confronti di questi Dipendenti. Non usa azioni benevoli la direzione del personale Natuzzi e ciò scatena un ventaglio di reazioni da parte dei sindacati confederali, che vanno dalla negazione, con un evidente abuso di presunzione, di concedere il diritto di partecipazione all’assemblea, alla negazione degli spazi, al consenso sul loro utilizzo a questi operai.usb natuzzi

I lavoratori reintegrati ribadiscono la volontà di essere riconosciuti a tutti gli effetti, e che il diritto dei lavoratori a riunirsi con gli altri colleghi in assemblea è un diritto sancito dalla Costituzione, regolamentato dallo Statuto dei Lavoratori e dai Contratti nazionali, che i lavoratori possono discutere di tutti i temi che ritengono inerenti alla loro condizione insieme a coloro impiegati nel ciclo produttivo.

Non esistono lavoratori di serie A e lavoratori di serie B, in quanto non esistono restrizioni citate alla non partecipazione.

Usb ritiene un’incauta ingerenza giudicare nel merito chi o meno può partecipare alle assemblee sindacali indette e ribadiscono che il diritto all’ammissione all’assemblea sindacale non può essere messo in alcun modo in discussione, parimenti, il diritto dei lavoratori a parteciparvi.

Quanto avvenuto denota un clima che via via si fa sempre più pesante e che impedisce di fatto la libertà di informazione che caratterizza l’attività sindacale. Per questo Usb tutelerà in ogni sede opportuna il diritto dei lavoratori iscritti e non di esprimere le proprie idee all’interno dei luoghi proprio di lavoro.

Usb non permetterà a nessuno di mettere in discussione quanto conquistato con anni di lotte sindacali e giuridici. Non è stata né la Usb né i lavoratori a scatenare questo putiferio approdato nelle aule di tribunale.

Ma se si tratta di difendere il diritto a discutere e di difendere gli spazi di democrazia che ancora resistono in questo Paese, allora ben vengano le azioni di lotta pacifica”.

Ufficio Stampa USB Lavoro Privato Puglia

 

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