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GAZEBO DELLA DISCORDIA. DAL CALDO, AL GELO E AL VENTO

gazebo-spogliati

gazebo-primaTorniamo a parlare di gazebo. Nonostante in estate si sia più volte affermato che queste contestate e pluripagate strutture in legno (ricordiamo costate, piante incluse circa 40mila euro) (http://www.gioianet.it/politica/1642-la-piazza-allombra-un-autentico-salasso-economico-.html) sarebbero state smontate e custodite altrove al termine della stagione estiva, sono lì, in Piazza Plebiscito ancor oggi, 12 novembre.

Qualcuno potrebbe obiettare: “E allora?”

Non per voler essere polemici, ma dato “il valore” potrebbe essere saggio tenere i gazebo all’asciutto, non fosse altro per evitare ulteriori costi di manutenzione e riverniciatura.piante-gazebo-in-via-roma

Lascia però perplessi, la penuria di piante, praticamente scomparse quelle esterne e drasticamente ridotte quelle all’interno.

E’ pur vero che siamo in pieno autunno e le caducifoglie si spogliano, ma sulla stagionalità delle radici e dei vasi, qualche legittima riserva c’è.

Sta di fatto che le poche piante custodite all’interno dei gazebo, temiamo in cattività, data la scarsa esposizione al sole e l’improbabile “innaffiatura”, essendo protette dai tetti, sono sempre meno e da qualche parte quelle mancanti saranno pur finite. Forse, dopo averle utilizzate in via Roma, per la “Festa dei Fatti”, si è pensato bene di iniziare il loro… esodo, e non hanno più fatto ritorno nella gazebo-senza-piantetanto osannataPiazza all’Ombra”?

Non volendo pensare “a male” (anche se qualche volta ci si azzecca), e tenendo ancora una volta conto degli esosi costi delle stesse, non ci dispiacerebbe sapere che fine hanno fatto.

Se smontare e rimontare i gazebo non costituisce un problema (il Comune ha ancora degli operai in pianta organica… forse) e vi è anche un luogo in cui “ricoverarne” i pezzi, non resta che un’ultima ipotesi per giustificarne la “lungodegenza” in piazza, questa volta “positiva”: vuoi vedere che li hanno lasciati in zona per offrire riparo, oltre che dal solleone estivo, anche dalle piogge autunnali e dalla neve?

gazebo-primaMagari potrebbero addirittura essere utilizzati come zattere di salvataggio, nel caso di piogge ancor più intense… E poi c’è chi accusa l’Amministrazione di non esser lungimirante!

E nella peggiore delle ipotesi, qualora si rovinassero irrimediabilmente, si potrà sempre usare il legname per il falò di San Giuseppe, ed un falò di 40 mila euro sarebbe davvero un signor falò, da vero guinnessaltro che treccia, o no?

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