Ritirato prosciutto cotto Fiorucci per sospetta listeria
“La Coop ha deciso di ritirare dalla vendita, a scopo precauzionale, un lotto di prosciutto cotto Fiorucci Quanto basta che potrebbe essere contaminato dalla Listeria.
Il batterio killer continua a preoccupare l’Italia e, dopo il ritiro dal mercato del minestrone surgelato Findus, è la volta del prosciutto cotto. Il richiamo del prodotto è stato annunciato anche sul sito ufficiale del Ministero della Salute con le indicazioni utili per i consumatori. Nel dettaglio si tratta di alcune vaschette da 90 grammi, marchiate con il numero 8278001840 e scadenza 05/08/2018. Il ritiro è stato disposto dalle catene di supermercati Unicoop Tirreno – nei punti vendita del Lazio e della Toscana – e Coop Alleanza 3.0 – in Abruzzo e Sicilia.
Come indicato dagli esperti il prodotto non va consumato, ma può essere distrutto o riportato al supermercato, per richiedere il rimborso o la sostituzione. La Fiorucci ha anche annunciato l’apertura di un numero verde (800 868 060) per richiedere informazioni. In alternativa è possibile contattare l’azienda inviando una mail (indirizzo: servizioclientifiorucci@campofriofg.com).
L’infezione da Listeria può rivelarsi molto pericolosa se non viene curata in tempo, ma soprattutto se colpisce soggetti a rischio. Il consumo di alimenti contaminati causa la listeriosi, che colpisce il sistema gastrointestinale, provocando gastrointerite acuta nel migliore dei casi, mentre nei peggiori può portare a setticemie gravi, encefaliti e meningiti. Non solo: nelle donne incinta questo batterio killer può influire sulla salute del feto, causando aborto, parto prematuro o morte.
La patologia viene curata solitamente con una terapia antibiotica, sia per i bambini che per gli adulti. Nelle ultime settimane il batterio Listeria monocytogenes ha scatenato il panico fra i consumatori, soprattutto dopo che in diversi paesi europei e in Italia sono stati ritirati dei lotti di minestrone surgelato. Nel caso delle verdure surgelate l’agente patogeno veniva distrutto grazie alla cottura. Per il prosciutto cotto invece la situazione è più delicata, visto che questo alimento solitamente viene consumato così com’è, senza essere sottoposto ad alte temperature che ucciderebbero il batterio”.