“MOZZARELLA DOP DI GIOIA DEL COLLE”. IL TAR LAZIO DÀ L’OK
E’ Michele Lacenere, presidente della Confagricoltura Bari e Bat a comunicare ufficialmente che il Tar Lazio si è espresso a favore della conservazione del nome “mozzarella” per il riconoscimento del marchio Dop del latticino gioiese.
Il ricorso presentato a fine dello scorso anno dal presidente del Consorzio di tutela della mozzarella di bufala, Domenico Raimondo, il quale riteneva l’utilizzo dello stesso nome (mozzarella) potesse generare confusione tra i consumatori, si conclude a favore della Dop gioiese in quanto rigettato.
Per i giudici il nome è legato alla lavorazione, non al tipo di latte, pertanto non vi sono motivi ostativi affinché “convivano” due Dop con lo stesso nome e … diverso latte!
La Puglia da secoli lavora la pasta di latte vaccino munto da mucche che per meritare la Dop devono trascorrere almeno 150 giorni al pascolo e nutrirsi al 60% con fieno ed erbe locali. Nella lavorazione che deve avvenire entro le 36 ore dalla mungitura, è vietato senza l’utilizzo di fermenti lattici o acido citrico.
Il disciplinare pubblicato sulla Gazzetta ufficiale in merito è molto rigido.
Quindi possiamo tutti tirare un respiro di sollievo… la Mozzarella Dop di Gioia del Colle non rischia più di dover cambiare nome per ricorsi giudiziari.