VITTIME ATR72 – DOPO 13 ANNI NESSUNA GIUSTIZIA
A tredici anni dalla tragedia di Capo Gallo – disastro aereo che tanto dolore causò alle famiglie delle 14 vittime pugliesi, tre di loro erano gioiesi -, si è ancora in attesa di una giustizia che, pur potendo placare l’indignazione dei famigliari, non potrà restituire la vita di chi si amava.
Sedici in tutto le vittime, due di loro erano membri dell’equipaggio e 23 i feriti.
Quest’anno nessuna manifestazione è stata organizzata a Gioia per ricordare Maria Grazia Berenato, Antonella Capurso e Francesco Scarnera, cui è dedicato un monumento posizionato nei giardini di via Paolo VI. In diverse occasioni si è preferito unirsi alle commemorazioni organizzate nel capoluogo dall’associazione “Disastro aereo di Capo Gallo del 6 agosto 2005” presieduta da Rosanna Albergo Baldacci, madre di Barbara Baldacci, una delle giovani vittime.
“La ragion di Stato travalica e supera ogni ragione morale a causa di errori burocratici e giudiziari… ” ha dichiarato la Baldacci in occasione del tredicesimo anniversario del disastro durante la cerimonia tenutasi il 6 agosto scorso con la deposizione di una corona di fiori sotto la stele del Parco Perotti di Bari. Erano presenti l’assessore Paola Romano del Comune di Bari, Nicola Magrone sindaco di Modugno e Domenico Nacci in rappresentanza del Comune di Bitonto, alcune delle città che piangono le 14 vittime.
Il governatore Michele Emiliano a Foggia per presenziare ad un altro dramma – l’incidente in cui hanno perso la vita 12 migranti braccianti agricoli -, ha espresso il suo cordoglio e la sua vicinanza appellandosi al senso di responsabilità e ribadendo che non scenderà l’oblio sul ricordo delle vittime.
Ricordiamo che sono stati condannati nel 2013 alcuni tunisini giudicati responsabili del disastro: i due piloti, il direttore generale, il direttore tecnico, due responsabili della manutenzione e il meccanico della Tunintair. Nonostante le condanne per disastro colposo, omicidio colposo plurimo e lesioni colpose gravissime, per altro con pene assurdamente miti fra i 6 anni e i 5 anni, nessuno di loro ad oggi ha scontato la pena in quanto non è prevista l’estradizione, ed è questo che ancor di più acuisce l’indignazione ed il dolore dei familiari.
Ricordiamo che nel disastro persero la vita insieme ai tre giovani gioiesi: Chiara Acquaro, Elisabetta Acquaro, Carmela Amoruso, Barbara Baldacci, Francesco Cafagno, Antonella Capurso, Paola Di Ciaula, Raffaele Ditano, Enrico Fallacara, Annamaria Palmisano, Isabella Ruta e Rosa Santoro. E come ogni anno, su GioiaNet o su “la voce del paese”, noi ricordiamo!