Truffa dello specchietto. Chiedono 270 euro di danni a gioiese. Ma…
Nella mattinata di oggi, 22 agosto, in via Paolo Cassano, un nostro concittadino ha rischiato di restare vittima di una truffa. Un uomo alla guida di una golf nera con a bordo una donna e due bambini ha tentato la “truffa dello specchietto” ai danni di M.G. che però non è caduto nella trappola.
Infatti alla richiesta di “soli” 270 euro di risarcimento per il danno presunto, ovvero la rottura dello specchietto causata dall’urto tra le due auto, M.G. ha preso il proprio cellulare per chiamare i Carabinieri.
Avendo intuito di essere stata “sgamata”, la coppia si è dileguata a tutta velocità, facendo perdere le proprie tracce.
La truffa con lo specchietto, è purtroppo la più utilizzata sulle strade per truffare ingenui automobilisti inducendoli a pagare una somma per riparare al danno causato all’auto del truffatore, anche se in realtà la rottura delle specchietto non è mai avvenuta.
Si tratta di un trucco molto semplice che consiste nel far credere all’automobilista che la sua macchina, abbia involontariamente urtato il retrovisore dell’auto di chi sta mettendo in atto la truffa.
La vittime della truffa sentirà il rumore di un colpo secco molto forte sulla propria carrozzeria, di solito sulla fiancata, provocato da un oggetto per dare l’illusione di un urto immediato.
Subito dopo entrano in scena i lampeggianti e un’auto solitamente intima alla vittima di fermarsi. Il conducente sostenendo che gli è stato rotto lo specchietto, indicando il suo retrovisore chiaramente già danneggiato, cerca a questo punto di convincere il malcapitato ad un esborso di alcune centinaia di euro per evitare di coinvolgere l’assicurazione o i vigili, magari anche con l’aiuto di “un compare”, pronto a testimoniare che è andata proprio così.
Solitamente chi è vittima di questa truffa paga, convinto di aver recato un danno o per paura che dalla truffa si passi alla rissa.
In questi casi, dopo aver sentito un forte colpo ed in presenza di lampeggianti o persone che chiedano di accostare, non ci si deve fermare ma chiamare prontamente la polizia dal cellulare restando all’interno dell’auto, segnalando se possibile anche il numero di targa.