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Inaugurazione stele in memoria del Gen. Wladyslaw Anders

stele Piazza Pinto in onore del gen. Anders

blob Domani, domenica 16 dicembre, alle ore 10.00 in Piazza Pinto ci sarà l’inaugurazione della stele commemorativa in onore del Generale Wladyslaw Anders del II Corpo d’Armata che ha combattuto per liberare l’Italia dal nazismo, di stanza a San Basilio Mottola e Gioia del Colle.

Sarà presente la figlia, Anna Maria, Senatrice e Ministro della cultura della Repubblica Polacca, il Commissario Umberto Postiglione, Angelo Antresini, Leonardo stele piazza pinto andersLosito, oltre ad autorità militari, civili e religiose.

La cittadinanza è invitata.

In merito riportiamo l’Editoriale, pubblicato sul settimanale “La voce del paese”, attualmente in edicola, che evidenzia le motivazioni storiche, ma non solo, di questa decisione.

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Memoriale in ricordo del Generale Anders in Piazza Pinto

“E’ ancora una volta la comunicazione, o meglio l’assenza della stessa, a creare malumori e disorientamento tra i cittadini, in particolare tra i nostri artisti, sconvolti nel veder posizionare in Piazza Pinto terra, pietre e sculture a tratti “aliene”.

In risposta alle sentite proteste ed ai Wladyslaw Anderscommenti ad esse collegati, abbiamo rintracciato la deliberazione del Commissario n. 142 del 31/10/2018 e scoperto che in virtù del regolamento deliberato nel CC.14/2017, il quale disciplina la collaborazione tra cittadini e Amministrazione per la cura e la rigenerazione degli spazi urbani, il 23 ottobre del 2018 Angelo Antresini ha prodotto una istanza corredata da allegati tecnico progettuali per la realizzazione di un memoriale in ricordo del Generale Wladyslaw Anders, a capo dell’Armata di base in Puglia durante la seconda guerra mondiale. L’installazione descritta poeticamente nei dettagli, con rimandi e simbologie pregevoli, sottoposta al vaglio di una apposita commissione è stata approvata ed il Comune si è impegnato nel mettere a disposizione l’area, rilasciare le autorizzazioni necessarie e supportare le operazioni ad intero carico di Antresini.

La cerimonia di inaugurazione è peraltro prevista per domenica 16 dicembre alle ore 10:00. Infatti Anna Maria Anders, figlia del Generale Wladislaw Anders, Senatrice e Ministro della Repubblica Polacca per il Dialogo Internazionale attualmente in carica a Varsavia, verrà a Gioia accompagnata dal professor Leonardo Losito in occasione del 75° anniversario dello sbarco in Puglia avvenuto nel dicembre 1943 dei Soldati del Secondo Corpo d’Armata guidati da Anders.Mimì Losito

“La domenica – ricorda Leonardo Losito, poligrafo, educatore e conferenziere, nonché docente appassionato di storia e giornalista free lance residente a Varsavia, autore di “Guerra fredda e Aereonautica Militare” presentato nel maggio del 2016 nel Chiostro -, molti di loro venivano a piedi a Gioia per andare nella chiesa di S. Francesco in piazza Plebiscito a pregare. Tra i soldati di Anders c’era anche il  padre dei fratelli e delle sorelle Szost, che la senatrice vorrebbe incontrare. La Signora Anders parla perfettamente la lingua italiana ed è civilmente molto attiva ed impegnata sul versante femminile. La moglie del Generale Anders bellissima e brava attrice che ha recitato in film con Vittorio De Sica, Anna Magnani e Paolo Carlini, era anche una celebre cantante e teneva concerti al fronte di combattimento per le truppe operanti.”

Riportiamo stralci della descrizione che ha accompagnato le planimetrie del memoriale, individuando in un ritaglio di Piazza Pinto uno spazio di rievocazione particolarmente suggestivo, alla luce delle motivazioni che hanno spinto un nostro concittadino ad investire del proprio, per celebrare un momento storico ed i suoi protagonisti.

“[…] Sullo sfondo, a far da quinta, la presenza di abeti e querce abbraccia il rituale di pietra senza imporre un confine, ma creando varchi scenici oltre i quali riappropriarsi del significato di “vuoto”.

760 metri quadri di verde trascrivono una nuoAnna Maria Andersva narrazione con fervida valenza simbolica: la tradizione territoriale murgiana ospita un significato inedito, operando una trasformazione che non lascia spazio alla tensione ma rilegge il valore mitico di pietas […]. Il terreno usato solleva la memoria ad una nuova quota, sigillata da una corona di pietra naturale e verde. Qui si legge la targa al valore del generale polacco, adagiata su una scultura di pietra quasi spontanea all’ombra di una sughera, come impone l’immaginifico sepolcrale.

La sughera, figlia di querce, è allegoria del tempo che persiste e che la transitorietà umana domina sotto il nome di memoria per meglio trascriverlo, pietrificarlo e museificarlo attraverso l’interpolazione artistica. […]E’ oltre il fusto fibroso che nasce la contemplazione del tempo, di ciò che è stato e che viene trascritto per restituire verità storica a chi resta.

Intorno, la stele è immersa in un trionfo nazionalistico di fioriture rosse e bianche che, per dirla con toni più lirici, apparecchiano la base terrestre del sangue de martiri patrioti. […]. In questo luogo di sovrapposizioni, il patriottismo polacco incontra i colori identitari della bandiera della città metropolitana di Bari, operando un dialogo figurativo che continua nella presente installazione botanica. Qui nascono due percorsi di pietra a raggiungere la stele […] non si tratta di strutture finite […] sono i passi dei soldati del Corpo d’Armata che si inseguono e ricordano il pellegrinaggio domenicale dalla base di San Basilio nella chiesa di san Francesco di Gioia […]. Oltre il memoriale di colori, il giardino si copre di note mediterranee e dispone di una vegetazione autoctona a rinforzare simbolicamente l’incontro di due identità che mentre comunicano le reciproche differenze, aggiungono valore alla propria compresenza. E’ il luogo in cui si uniscono due culti dello spazio: quello di una natura spontanea, tipica dell’orografia murgiana e quello della memoria, esatto dalla finezza umana per rivisitare e dominare il tempo tra ciò che il passato ha messo nelle mani dell’uomo e ciò che l’uomo, delle proprie virtù restituisce al futuro.” [Editoriale a cura di Donato Stoppini tratto dal settimanale “La voce del paese” Anno X n.45 del 15 dicembre 2018]

 

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