DISCORSO MASTRANGELO. TRA PROFEZIE E REALTÀ
Inno di Mameli e bandiere dei partiti che solleticano il cielo serale gioiese: è l’alba di una nuova stagione politica per Gioia del Colle, che ha espresso Johnny Mastrangelo Sindaco ma, soprattutto, che vede l’ingresso in pompa magna all’interno del Consiglio Comunale della Lega, quale partito di maggioranza relativa all’interno della coalizione di destra.
«Partiamo da un grande ‘grazie’ che è proporzionato alla fiducia che avete riposto in tutti noi», sono le prime parole del Sindaco Mastrangelo rivolte da piazza Plebiscito idealmente a tutta la città, all’indomani della chiusura delle urne e di quel 57% ottenuto al primo turno; ma Mastrangelo sembrerebbe rivolgersi, e in più di un’occasione, anche ai suoi 96 candidati Consiglieri, soprattutto, a chi per una manciata di voti resterebbe ancora una volta in panchina, magari aspettando che qualche eletto, da Assessore, lasci il proprio posto: «Avrei voluto accontentare tutti i miei candidati, ma in politica arriva un punto in cui si assumono delle responsabilità. Affronteremo un percorso duro è difficile, dove avremo bisogno del sostegno di tutti voi candidati».
Relativamente ai primi, contingenti, provvedimenti che la futura Amministrazione sarà chiamata a varare, Mastrangelo fuoriesce dal tono di campagna elettorale, assunto già durante il mandato dell’Amministrazione Lucilla, passando dal chiedere «coraggio» e risposte tempestive per i problemi della città agli ex amministratori, al chiedere «tempo» e «pazienza» ai concittadini per organizzare la macchina: «Non esiste la politica perfetta e del ‘tutto e subito’. Dovremo continuare ciò che di positivo era stato avviato anche dalla precedente amministrazione».
Sul fronte esterno, dell’opposizione, il neo Primo Cittadino ha voluto rafforzare quel rapporto privilegiato che sembrerebbe legarlo a Donato Paradiso (capace di raccogliere oltre il 30% di preferenze) ed alla coalizione di centro-sinistra, tanto da far circolare nel retrobottega dei comitati elettorali l’indiscrezione che proprio ad un esponente della coalizione avversa a quella vincente possa essere chiesto di svolgere il ruolo di Presidente del Consiglio, di fatto estendendo la maggioranza dei 10 anche all’opposizione: «Voglio rivolgere il saluto al candidato Paradiso del centro sinistra e confido nel suo ruolo e nella sua sensibilità. Sono convinto che bisognerà mettere da parte le armi…».
Nessuna parola per i candidati Sindaci Colacicco (di Pro.di.Gio., ex partito di maggioranza di Lucilla) e Cardilli, del partito Comunista. Sul palco anche l’ex Sindaco Piero Longo, che tra i suoi meriti annovera quello di aver lanciato un «ragazzino che studiava la notte» in Consiglio Comunale, durante la sua Amministrazione, augurando a Mastrangelo di amministrare per i prossimi 10 anni, profetizzando un secondo mandato. Il primo rebus per il nuovo Sindaco sarà la composizione della Giunta: sarà applicato il Cencelli per la nomina degli Assessori, o saranno saldati qualche conto interno e rimarcati i nuovi equilibri all’interno della coalizione?