Polemiche sulla DE.CO. e sulla Pro Loco. La risposta di Zileni
“E’ doveroso fare una precisazione per rispondere alle polemiche nate per la De.Co. con l’Associazione Pro Loco Gioia del Colle a seguito dell’articolo da me scritto e riportato anche su “La voce del paese”. Durante la scorsa Amministrazione sono stato promotore del Regolamento De.Co. (Denominazione Comunale) con lo scopo di promuovere e valorizzare tutto ciò che rappresenta la carta d’identità della nostra terra: tanti prodotti enogastronomici, antichi mestieri e eventi folkloristici, tutto ciò che riguarda il territorio con cui creare strategie di marketing territoriale per lo sviluppo economico e turistico.
Tutto questo è costato molto lavoro e impegno, e anche tante soddisfazioni perché ha attivato processi virtuosi di partecipazione dal basso. Ritengo opportuno non entrare nel dettaglio sui motivi per cui tutto questo non si è potuto concretizzare nella fase più operativa, diventando uno dei problemi politici all’interno della ex Maggioranza.
La coalizione di Giovanni Mastrangelo ha subito sposato la De.Co. fin dalla stesura delle prime linee programmatiche a Settembre 2018, diventando un punto cardine della mission politica, soprattutto per Fratelli d’Italia Gioia del Colle, che ha fatto della difesa e valorizzazione del made in Italy un obiettivo programmatico molto importante anche nelle ultime elezioni europee.
Per questo da membro del direttivo di Fratelli d’Italia ho portato avanti il lavoro da dove si era interrotto con alcune importanti novità che riguardano proprio il ruolo della Pro Loco, di cui sono anche socio effettivo.
Infatti l’obiettivo politico di FdI sarà quello di modificare il Regolamento della De.Co. attualmente in vigore affinché la Pro Loco, nel rispetto del suo status apartitico e del ruolo fondamentale nella valorizzazione delle eccellenze nostrane, riceva ulteriori strumenti di partecipazione che permettano di separare più nettamente i ruoli dell’Amministrazione dalla Pro Loco stessa, che in questo momento sarebbero sovrapposti. Nello specifico il regolamento prevede la costituzione di una commissione di esperti per analizzare e proporre alla Giunta la certificazione di elementi che identificano la storia del nostro territorio in ogni ambito.
Allora perché non delegare alla Pro Loco questo lavoro di studio, analisi e partecipazione come previsto nelle finalità del suo statuto?
Questo significa attribuire alla Pro Loco la tessera di un partito?
Le azioni istituzionali terranno conto del contributo di ogni parte politica per la modifica del regolamento, diventando uno strumento utile anche per le prossime amministrazioni di qualsiasi colore politico.
In questo scenario, “Lo Zampino” tipico gioiese che è un progetto della Pro Loco e da essa promosso ha tutte le caratteristiche per diventare il primo prodotto candidato a certificarsi come De.Co. e diventare un esempio virtuoso di come la Politica può tendere una mano alle Associazioni per il benessere della comunità senza interferire nel loro ruolo attivo nella società. Ritengo che i contenuti e le intenzioni su esposti andavano dettagliati per rispondere con le adeguate argomentazioni alle polemiche che si sono verificate, a mio avviso troppo accese nei toni e nei termini, probabilmente strumentali”.
Giuseppe Zileni