Trasporto scolastico. Iniziano i disservizi. Genitori sul piede di guerra
Brutta sorpresa questa mattina per tutti gli studenti, e relativi genitori, che da mesi utilizzano il trasporto pubblico urbano (la Circolare) per raggiungere la scuola Carano e il distaccamento della Losapio. L’autobus, che solitamente prendevano in perfetto orario, questa mattina è arrivato in ritardo. Motivo? L’inizio del trasporto scolastico, gli scuolabus, da e verso l’agro gioiese.
Secondo l’assistente, che era presente sulla circolare, la motivazione è da collegare alla decisione del Comune di ridurre, per mancanza di fondi, il numero degli scuolabus da 7 a 4, motivo per cui l’autobus deve necessariamente prendere ed accompagnare i bambini delle medie, elementari e agro, tutti con lo stesso mezzo. In sostanza, i bimbi della scuola primaria devono essere presi dalla “circolare” e portati nel punto di ritrovo di tutti gli scuolabus. E tutto ciò ripetuto in senso inverso all’uscita dalla scuola e ritorno a casa.
Una situazione che, sempre a detta dell’assistente, confermata dall’agenzia Sabato, andrà avanti fino alla fine dell’anno, quando il Comune provvederà ad indire una nuova gara di appalto per l’assegnazione del servizio di trasporto scolastico.
Una decisione non divulgata che ha creato non pochi problemi e malumori tra i genitori, già sul piede di guerra e decisi a disdire gli abbonamenti.
La signora Loredana, per esempio, madre di due bambini, evidenzia la pericolosità e l’inefficienza di questa decisione: “…i ragazzi erano ammassati nell’autobus con il rischio di farsi anche male; per giunta sono arrivati alla Losapio alle 8:05 quando invece la campanella suona alle 7:55. Inoltre, al ritorno i ragazzi (con l’uscita alle 13) solitamente erano a casa intorno alle 13:25, oggi per il motivo sopra citato sono arrivati alle 13:45. Possibile fare un viaggio di quasi un’ora in autobus? Chi ha necessità di usufruire di questo servizio, non può subire un disservizio del genere solo perché il comune non ha soldi a sufficienza. Comunque ho deciso che da novembre i ragazzi non prenderanno più l’autobus. Nonostante questo mi creerà un ulteriore disagio perché dovrò trovare il modo per portare e prendere i ragazzi da scuola. Si incitano i cittadini a usare meno la macchina e più i mezzi pubblici, ma a queste condizioni è impossibile”.
Più o meno dello stesso tenore le lamentele esposte dalla signora Mariella. “Mio figlio prende regolarmente il bus tutti i giorni da via Gabriele D’Annunzio, esattamente la fermata è quella davanti alla macelleria Ascatigno, per recarsi alla scuola Losapio. Questa mattina per problemi personali non ha potuto prendere il bus che passa all’incirca verso le 8.40. E’ stato accompagnato a scuola da un parente ma al rientro a casa, all’incirca rientra verso le 13.30, mio figlio non era ancora tornato. Preoccupata l’ho contattato sul telefonino e mi ha detto che il bus era cambiato. Una signora (presumo l’assistente) che era sul pulmino ha affermato che gli orari e le fermate erano cambiate e che gli erano state comunicate sul bus al momento. In poche parole mio figlio è uscito da scuola alle 13 ed è tornato a casa alle 14. Vi sembra normale? Nemmeno se fosse andato a scuola fuori Gioia avrebbe impiegato tanto tempo per tornare. Ho saputo delle varie problematiche e cioé che il comune ha dimezzato i mezzi di trasporto, aumentato gli studenti sul bus (Losapio, scuola elementare e agro) e che questi poveri ragazzi, tra cui mio figlio, devono essere penalizzati e stivati nel bus come bestie. Sempre sul bus, è stato comunicato che domani mattina verrà preso alle 7:15 dalla fermata, cioè la bellezza di 45 minuti prima dell’ingresso a scuola. Quindi potete ben immaginare cosa aspetta questi poveri ragazzi. Devono aspettare 45 minuti sotto il vento, pioggia e freddo prima di poter entrare in classe, e girare per un’ora sul bus prima di rientrare a casa. Assurdo. Di conseguenza, se questa situazione deve crearmi solo disagi, ho riferito all’agenzia Sabato che mio figlio da domani non prenderà più il bus”.