Pericolosità botti di fine anno. Lettera aperta di Daniela Laterza
“Gentile Sindaco, innanzitutto ci tenevo a farle gli auguri per un felice 2020.
Questa mia lettera per ringraziarla di aver emanato un’ordinanza contro i botti, da amante degli animali e della natura in generale ho davvero apprezzato. Il problema sussiste, però, sul come è stata recepita tale ordinanza.
In parecchie zone della nostra amata Gioia si sono susseguiti tanti, troppi scoppi o meglio esplosioni di botti, petardi, bombe.
La legge, in generale, è fatta per essere rispettata e per portare un equilibrio alle cose e situazioni. Per arrivare a tale obiettivo, è necessario attivare controlli e sanzioni prima a monte, punendo chi vende tali aggeggi infernali e poi chi li acquista ed utilizza.
Sono un’educatrice cinofila, ma non servono le mie competenze e conoscenze per riconoscere il panico ed il terrore nei cani che, alcuni di loro, rischiano persino un infarto da un momento all’altro. Non dimentichiamo che gli animali hanno dei sensi più sviluppati rispetto a noi, infatti recepiscono suoni impercettibili all’orecchio umano. È davvero straziante essere lì accanto al tuo fedele amico e cercare di arginare il più possibile i danni della stupidità umana. Sì, perché si tratta di stupidità umana. Non vedo cosa ci sia di appagante nel far esplodere qualcosa.
Le esplosioni, a mio avviso, sono qualcosa di barbaro e ignorante che riconduce tutto alla crudeltà. Siamo nel 2020 oramai, parliamo di progresso, ma per me c’è solo un regresso se mettiamo in atto un simile e spregevole comportamento verso:
– l’ambiente (pensiamo a quanto inquinamento si è creato in una sola notte),
– l’essere umano (pensiamo ai bambini autistici per esempio a come possono recepire un simile boato improvviso, oppure alle vittime delle esplosioni stesse o alle vittime di quelle bombe rimaste inesplose, e potrei continuare la lista ad oltranza),
– gli animali tutti (il panico che si crea in loro che può causare infarti o li può portare all’autolesionismo, i volatili che possono esser colpiti, o il cane che riesce a scappare e può causare anche incidenti),
– gli allevatori (sì, perché per il terrore degli spari le mucche, per esempio, producono meno latte).
Signor Sindaco, quindi, glielo chiedo col cuore in mano e a nome degli animali, dell’ambiente e di tante persone che la pensano come me (ce ne sono davvero tante e potrei provarlo con dati tangibili alla mano): attivi dei seri controlli, faccia in modo che i barbari trasgressori vengano seriamente puniti (se hanno soldi da spendere, allora pagassero cospicue multe); solo così si può attuare un cambiamento, un’evoluzione.
Signor Sindaco, lei è uno di noi, un giovane come me con degli ideali, pertanto non tralasci questa mia richiesta.
Le auguro un buon proseguimento di giornata”.
Daniela Laterza