Invito ad utilizzare i beneficiari del Rdc in progetti di pubblica utilità
“L’Associazione “In Movimento per GIOIA” alla luce dell’assunzione dei NAVIGATOR (Reddito di Cittadinanza. Arrivano 4 Navigator a Gioia del Colle) e dell’immediato utilizzo dei beneficiari del Reddito di Cittadinanza, chiede all’Ill.mo sig. Sindaco del comune di Gioia del Colle Dott. Giovanni Mastrangelo di utilizzare tutti gli aventi diritto al reddito di cittadinanza secondo le finalità previste dalla fase 2 in progetti di riqualificazione del territorio, attività culturali, assistenza anziani, suggerendo tra le varie attività possibili la riqualificazione di interi tratti di campagna o strade pubbliche invase da plastiche di ogni genere o bottiglie di vetro. A tal proposito la scrivente allega un progetto a 5 stelle sui possibili impieghi dei beneficiari.
Certi dell’impegno che ne seguirà l’associazione resta a disposizione per metterla in comunicazione con comuni a 5 stelle che stanno già adoperando con ottimi risultati e a pieno regime la nuova fase 2 entrata in vigore”.
In MoVimento per Gioia
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“Per i beneficiari del sussidio scatta infatti l’obbligo di svolgere i cosiddetti Puc, progetti di pubblica utilità.
Lo prevede il decreto del ministero del Lavoro appena entrato in vigore – con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell’8 gennaio 2020 – che impone ai beneficiari del sussidio di offrire, nell’ambito del Patto per il lavoro e del Patto per l’inclusione sociale, la propria disponibilità per la partecipazione a progetti, utili alla collettività, da svolgere nel comune di residenza. La mancata adesione al patto da parte di uno dei componenti il nucleo familiare comporta la perdita del reddito di cittadinanza.
Cosa sono e quanto durano i «Puc»
I progetti dovranno essere individuati a partire dai bisogni e dalle esigenze della comunità. Il catalogo spazia dall’ambito culturale a quello sociale, passando per ambiente, attività artistiche, formazione e tutela dei beni comuni.
Le attività – non retribuite – non devono però coinvolgere i beneficiari del reddito di cittadinanza in lavori o opere pubbliche né le persone coinvolte possono svolgere mansioni in sostituzione di personale dipendente dall’ente pubblico (o dell’ente gestore nel caso di esternalizzazione di servizi) o dal soggetto del privato sociale.
Per esempio, una persona con competenze acquisite nell’ambito dell’assistenza domiciliare alle persone anziane non può “sostituirsi” a un operatore qualificato, ma, eventualmente, potrà costituire un supporto per un potenziamento del servizio con attività ausiliarie, come la compagnia o l’accompagnamento presso servizi.
Ancora: nell’ambito della manutenzione del verde pubblico, dovranno essere previste forme di supporto agli operatori degli enti locali, che mantengono la responsabilità delle attività.
Impegno minimo: 8 ore a settimana
L’impegno minimo richiesto è di 8 ore settimanali, fino ad un massimo di sedici. La programmazione delle otto ore settimanali può essere sviluppata sia su uno o più giorni della settimana sia su uno o più periodi del mese, fermo restando l’obbligo del totale delle ore previste nel mese, compresa la possibilità di un eventuale recupero delle ore perse nel mese di riferimento.”