IL SOLLEONE SPRECA TROPPO, ORTONA RINGRAZIA
Neanche contro la Sieco Service Ortona reduce da quattro ko di fila il Solleone Volly Gioia riesce a trovare i primi punti stagionali. Il 3-1 finale per gli ospiti (22-25, 19-25, 29-27, 19-25), fotografa una gara in cui ha avuto la meglio la squadra che è riuscita a ritrovare i titolari (Cortina per Orsini e Lo Re a pieno regime, mentre Gioia ha avuto Minenna e Galasso non al top oltre a lungodegente Battilotti), ma anche e soprattutto quella che ha sbagliato di meno.
Ben ventisei errori punto, un set regalato dai biancorossi, cui non sono bastati momenti di grinta e tenacia incoraggianti negli ultimi due set.
Sestetto titolare con qualche novità per mister Nunzio Lanci, che si affida per questa domenica ad Andrea Lanci in regia, il rientrante Cortina opposto, Lo Re e Di Giacomo di banda, Costantini e Giani centrali e Vallescura libero.
Anche Spinelli apporta qualche novità al sestetto, con Albanese alzatore, Cannistrà opposto, Galasso schierato ancora di posto quattro con Gallotta, Barbone e Peschiulli per l’acciaccato Minenna al centro e Panunzio libero.
Andamento dell’incontro set per set
Solleone Volley Gioia: Albanese 7, Cannistrà 26, Gallotta 8, Galasso 3, Barbone 14, Peschiulli, Panunzio (L), Andriano 6. All. Spinelli. Bv 6, be 5, muri 10.
Sieco Service Impavida Ortona: A. Lanci 5, Cortina 25, Lo Re 16, Di Giacomo 19, Costantini 10, Giani 6, Vallescura (L), Di Meo, Maiorana. All. N. Lanci. Bv 7, be 4, muri 6.
Si spera che il Solleone approcci al meglio sull’onda lunga della gara con Atripalda e invece e la gestione dell’attacco biancorosso nei primi scambi è disastrosa. Ortona ringrazia e scappa subito (1-6). Gioia ci mette troppo per riorganizzare le idee e soprattutto, come sempre le accade quando perde, si innervosisce e cala drasticamente le sue percentuali in attacco. Qualche sussulto a muro, con Barbone molto positivo, con cui sopperire le carenze in fase realizzativa mantiene il break praticamente stabile a favore degli abruzzesi. Solo quando il parziale è ormai compromesso Cannistrà scalda un po’ la mano ma non basta. I biancorossi accennano una reazione più decisa nel finale, annullando cinque set ball, ma poi l’errore al servizio di Albanese chiude i conti 22-25.
Nel secondo set Spinelli prova a giocare la carta Minenna al centro, nonostante i suoi problemi al ginocchio, e conferma Andriano per Galasso, come già successo per lunghi tratti della frazione precedente. Ma il copione non cambia. A fronte di una ricezione sufficiente l’attacco stenta troppo e l’Impavida non fatica poi tanto a gestire le operazioni (4-8). Galasso torna in campo stavolta per Gallotta, calato sia in prima che in seconda linea, ma gli equilibri in campo sono lontani e la costruzione dello scambio troppo confusa. Cortina e Lo Re invece fanno la loro parte senza troppe sbavature e la Sieco Service allunga (12-18) e ipoteca il set. Quando i laterali abruzzesi abbassano il ritmo Gioia si riavvicina ma è fuoco di paglia. Un ace di Cortina firma il 19-25.
Nel terzo set torna Gallotta in posto quattro per Galasso con l’obiettivo di trovare maggior peso in attacco, ma nonostante un buon avvio (6-4 con ace di Barbone) i padroni di casa faticano a mettere due palle a terra consecutive. Il Solleone comunque tiene il cambio palla e il punteggio si attesta sui binari dell’equilibrio. Il muro biancorosso torna a farsi sentire e favorisce gli interventi in difesa; Barbone e compagni acquisiscono un po’ di sicurezza e realizzano anche un break con l’errore di Di Giacomo (14-12). Dura poco, poi torna il buio, complici le bordate di Cortina al servizio che fruttano un break di cinque punti. Rientra Galasso per Andriano, Gioia non molla e riprende subito a fare punti, anche se Ortona difende con le unghie il break di due lunghezze, fino all’errore di Lanci che regala la parità (20-20). Tutto da rifare proprio in dirittura d’arrivo; Cannistrà spreca l’occasione del sorpasso, una difesa di Panunzio favorisce il 23-22 di Gallotta, ma Cortina sigla subito il contro break. Barbone annulla sia il
primo che il secondo match point, Cortina spreca il terzo, Cannistrà fa 27 pari, prima che Cortina mandi in rete il suo attacco e ancora Cannistrà capitalizzi un’altra bella difesa di Panunzio su Lo Re. 29-27 e il PalaCapurso tira un sospiro di sollievo.
Nessuna novità per il quarto parziale, solo che finalmente il Solleone affronta gli avversari a viso aperto. Un altro ace di Albanese porta avanti i padroni di casa (3-2), poi un contrattacco di Cannistrà manda Gioia sul +2. I biancorossi premono sull’acceleratore per sfruttare l’inerzia favorevole, ma Ortona non molla e replica subito con un turno al servizio positivo di Lo Re. Situazione capovolta, i padroni di casa devono inseguire ancora ma restano in scia e trovano l’aggancio con un block nei tre metri di Barbone su Di Giacomo (14 pari). Il numero degli errori diminuisce drasticamente e Gioia trova anche una discreta efficienza in attacco. Il problema però è proprio nella continuità, infatti, al minimo rallentamento Ortona ne approfitta con l’esperienza delle sue bande e si riporta avanti (16-19). Un gran muro di Cortina su Cannistrà spegne le velleità biancorosse; il Solleone si trova sotto di quattro lunghezze e non riesce a reagire, mentre l’Impavida si lancia verso il suo primo successo esterno. Un block out di Cortina chiude 19-25.
(Giuseppe Leronni – Ufficio Stampa – Team Volley Jòya)