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ESPOSTO CONTRO LA LEGA GIOIESE. COLACICCO CHIARISCE

Vito Etna - Donato Colacicco

donato colacicco“Spettabile Redazione, ritengo necessario chiarire alcuni aspetti chiave legati all’esposto da me presentato nei confronti degli esponenti della Lega, travisati da alcune “riflessioni” anonime, di dubbia consistenza, apparse a commento dell’articolo pubblicato sul vostro giornale.

Tutti noi siamo consapevoli delle enormi sofferenze economico-sociali dell’intera categoria del commercio, e dei liberi professionisti in generale, a causa dell’emergenza Coronavirus. Tuttavia, iniziative propagandiste come quella posta in essere dalla Lega che hanno costituito una possibile violazione delle disposizioni poste a tutela della salute dell’intera Comunità non possono essere scambiate per possibilità di aiutare concretamente queste categorie.

Così come tutti i lavoratori devono adoperarsi ed ingegnarsi alacremente, lavorare duramente per portare avanti le loro attività e contribuire al benessere proprio e di tutta la comunità, cosi è richiesto a tutta la classe politica di lavorare concretamente per proporre provvedimenti efficaci e non estemporanei, soprattutto in situazioni di emergenza sociale.

La fase I dell’emergenza CoViD a Gioia, è stata caratterizzata da una costante attenzione dell’Amministrazione locale a gestire le emergenze e assicurare l’ottemperanza ai provvedimenti governativi, ma è stata completamente priva, a differenza di tante realtà anche limitrofe, di programmazione per la fase II e oltre. Personalmente, per questa miopia, vedo una grande responsabilità del Presidente del Consiglio, oltre che della stessa Giunta Mastrangelo, vista la completa paralisi degli organi istituzionali deputati a lavorare per la comunità. Ad esempio, nonostante la possibilità di utilizzare gratuitamente una piattaforma per lo svolgimento delle riunioni consiliari, e proporre ed approvare provvedimenti, nulla è stato fatto. Il coinvolgimento di tutte le forze politiche si è limitato allo scambio di messaggi sulla chat della conferenza dei capigruppo.

Il Presidente del Consiglio, leader leghista, ancorché cercare di raccogliere ed armonizzare i contributi dei consiglieri comunali stimolando una sana collaborazione nelle sedi opportune, non ha risparmiato di alimentare quotidianamente, attraverso i social network, tensioni e malumore tra i cittadini, oltre a fare propaganda politica pro-Lega. Questo atteggiamento, irrispettoso dell’emergenza sanitaria e sociale in atto, non è mai stato condannato dal Sindaco Mastrangelo che, colpevolmente, ha di fatto avallato un comportamento politicamente ed eticamente inaccettabile.

Io credo fermamente che la classe politica debba dare l’esempio a partire dal rispetto delle leggi. Quale esempio avrà recepito la nostra comunità, e in particolar modo i giovani, osservando con quale sprezzo esponenti politici hanno ignorato le prescrizioni di distanziamento sociale per porre in essere una iniziativa di pura propaganda di partito? Mettere a repentaglio la sicurezza dei cittadini rischiando un nuovo lock down, aiuterebbe di fatto i commercianti o li condannerebbe definitivamente a chiudere i battenti delle loro attività?

Alle accuse di “Letargo”, che mi vengono fatte nei commenti al mio precedente articolo, rispondo che, personalmente, ho preferito riferire tutte le mie proposte o perplessità, direttamente nel contesto della conferenza dei capigruppo. Un esempio su tutti? Già il 23 febbraio, oltre due mesi fa, insieme ad una serie di proposte, suggerivo al Sindaco di considerare l’utilizzo delle strutture ospedaliere a supporto dell’emergenza, sia per le evidenti necessita di isolamento/degenza, sia nel tentativo, certo velleitario, di far candidare la struttura nel piano sanitario regionale. Aggiungo che l’11 marzo evidenziavo disponibilità di posti letto in camere già completamente arredate presso la struttura comunale Palmentullo-La casa di Pegaso, nei pressi della piscina Comunale, per esigenze di isolamento. Ignorato questo mio suggerimento, ad oltre 2 mesi di distanza si è preferito spendere circa 5.000 euro per predisporre soli 7 posti letto a Palazzo S. Antonio per le stesse esigenze. Per me questo è uno spreco di denaro pubblico senza alcuna logica. Ma io non sono il Sindaco.

In ultimo voglio ritornare sul costo del mio mandato da Consigliere Comunale. Ad oggi, in un anno di attività, ho percepito 200 € in gettoni presenza e richiesto 700 € di rimborso per spese di viaggio. Vorrei ricordare però alla Comunità che grazie al mio intervento ho evitato che il Comune sborsasse oltre 50.000 euro per un Accordo Bonario illegittimo, avallato con superficialità da Mastrangelo e tutta la sua giunta. In tale occasione, oltre al risparmio, ho evitato spiacevoli conseguenze giudiziarie per tutti coloro che avevano sottoscritto quell’accordo a vario titolo. Per non parlare, poi, di tutte le anomalie in atti amministrativi che ho segnalato, e che avrebbero potuto portare a dispendiosi contenziosi legali e delle segnalazioni di tributi dovuti e inizialmente non recepiti.

Per me politica è prima di tutto esempio e lavoro nel contesto di realtà complessa come quella amministrativa che necessita di reali competenze, non strumentalizzazione della disperazione dei cittadini per fini di propaganda politica in spregio della Legge e della salute pubblica!”.

Donato Colacicco

 

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