Dal Borgo San Vito una storia di ordinaria incuria cittadina/foto
Nel borgo di San Vito, tra la chiesa e Piazza XX Settembre, la pulizia delle strade è pura utopia. La denuncia proviene da una residente, Maria Grazia C., che afferma: “dati alla mano e sotto gli occhi di tutti i residenti, dal periodo del lockdown l’intera zona, situata alle spalle della farmacia, sarà stata pulita non più di quattro o cinque volte”.
“Non so se gli operatori ecologici sono sempre in ferie o se hanno bisogno di occhiali! E’ assurdo… Da una settimana per strada c’è il cadavere di un colombo morto, spazzatura e carte, ed è probabile che tutta questa sporcizia attiri anche i topi… Ho inviato una email alla Navita per sollecitare un intervento e rimuovere tutto, ma nulla, nessuna risposta!”
Decisamente molto poco corretto non rispondere alle istanze dei cittadini, soprattutto se il problema è creato da una più che evidente inefficienza del servizio offerto. Dal momento che la raccolta porta a porta viene fatta, come è possibile “non vedere” il degrado?
Qual è il problema che impedisce agli operatori di ripulire le strade?
Dal momento che nessuno risponde, il cittadino a chi deve fare riferimento per ottenere i servizi per cui paga profumatamente, ottenendo in cambio, con questa calura i miasmi della decomposizione delle carcasse di colombi.
Qualcuno dei preposti, anche ai controlli, può dare una risposta?
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