71enne gioiese tenta suicidio respirando gas. Salvato dai CC
Nella mattinata di oggi giovedì 17 settembre un settantunenne gioiese ha tentato di togliersi la vita nella sua abitazione, situata in campagna, respirando del gas, un gesto probabilmente dettato da una forma depressiva legata alla solitudine.
L’uomo, dopo aver chiuso tutte le finestre, ha staccato il tubo del gas collegato alla bombola con l’intento di respirarne il contenuto, infilandolo in bocca, dopo aver indossato una busta di plastica annodata al collo per evitare che il gas si disperdesse.
Un suo amico coetaneo con il quale aveva appuntamento, non vedendolo arrivare, ha tentato di contattarlo al cellulare. Non ricevendo risposta ha raggiunto la sua abitazione. Vedendo le finestre chiuse ha pensato non fosse in casa e ha riprovato a telefonare. Il caso ha voluto che udisse gli squilli del cellulare dall’interno dell’abitazione. Questo suono e l’odore del gas che aleggiava nelle vicinanze lo hanno allertato ed ha subito chiamato il personale dell’istituto di vigilanza addetto alla sorveglianza in quella zona. Il settantunenne, infatti, era un abbonato dell’istituto.
La Guardia giurata, in possesso del duplicato delle chiavi, ha aperto la porta di casa ed è entrata. In cucina ha visto l’uomo accasciato sulla sedia, con la busta di plastica sulla testa ed il tubo collegato alla bombola del gas. Notando la gravità dell’accaduto e temendo fosse accaduto il peggio, senza ulteriori indugi ha prontamente chiamato le forze dell’ordine.
La tempestività con cui i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Gioia del Colle sono intervenuti, a pochi minuti dalla telefonata, ha salvato la vita dell’uomo.
Infatti i due militari, preso atto della situazione, senza alcun timore, pur se con le dovute cautele data la presenza di gas infiammabile nell’abitazione, sono entrati, hanno aperto le finestre, chiuso la valvola del gas e soccorso l’uomo liberandolo dalla busta che ancora gli avvolgeva il capo. Un lieve rantolo emesso ed il debole battito cardiaco percepito sul polso, hanno permesso di appurare che l’uomo era vivo, anche se in gravi condizioni.
I due Carabinieri in attesa dell’arrivo dell’ambulanza hanno aiutato l’anziano a respirare, mettendo in atto le tecniche di pronto soccorso e gli hanno anche praticato un massaggio cardiaco. L’arrivo dell’ambulanza che ha portato l’uomo in codice rosso al Miulli per le necessarie cure, ha posto fine all’incubo. Il 71enne è in prognosi riservata, ma non in pericolo di vita.