È morto don Marino Decaro. Parroco della Chiesa Immacolata
Nella serata di sabato, 17 ottobre a causa di un infarto è salito al cielo don Marino Decaro, amatissimo parroco della Chiesa Immacolata di Lourdes.
Nella giornata del venerdì, a seguito di un malore e conseguente insufficienza respiratoria è stato ricoverato con urgenza al Miulli, ma non ce l’ha fatta.
Don Marino, nato a Noicattaro il 3 aprile del 1961, è stato ordinato sacerdote il 28 giugno 1986, dopo aver studiato per il Baccellierato in S. Teologia al Pontificio Seminario Regionale “Pio XI” di Molfetta. Presso la Pontificia Università Lateranense in Roma ha conseguito la Licenza in S. Teologia nel 1995 ed il Dottorato in Ecclesiologia nel 2003. Ha pubblicato articoli nelle riviste “Studi Ecumenici” dell’Istituto di Studi Ecumenici S. Bernardino di Venezia e “Odegitria” dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Bari (Facoltà Teologica Pugliese) dove insegnava Antropologia Teologica. È stato parroco della Parrocchia S. Giovanni Battista in Bari.
L’Arcivescovo di Bari-Bitonto, unitamente alla Comunità diocesana e alla famiglia, esprime il proprio riconoscimento per il suo generoso servizio a favore della Chiesa locale e – rendendo grazie al Signore ed elevando preghiere di suffragio -, annuncia che la liturgia pasquale di commiato, presieduta dall’Arcivescovo, sarà celebrata lunedì 19 ottobre alle ore 10.00 nella Parrocchia Immacolata in Gioia del Colle.
Di seguito l’accorato saluto di Enzo Cuscito ed Elio Gisotti.
“Non si fa così. Non si può andar via all’improvviso, come una meteora che attraversa il cielo di notte. Un padre non ti può lasciare senza dirti “non aver paura, ci rivedremo”. O senza darti il tempo di dire “ti ho voluto bene”. Eppure sei salito tra le stelle proprio così, con così tanta fretta che, ne sono certo, dovevi avere un appuntamento importante. Il più importante di tutti. Quello dinanzi al quale non puoi, come dice il Vangelo, voltarti indietro per andar prima a salutare i tuoi. L’incontro degli incontri. Con Colui che ci ha fatto incontrare. E dal quale presto, ne sono certo, torneremo a guardarci e a parlare per ore, insieme. Mi mancherai, carissimo Don Marino. Padre e Amico. Mi mancherai. Ma tu, da oggi più che mai, continua a proteggerci e a pregare per noi. Adesso che sai quanto ti ho voluto bene. Anche se non te l’ho mai detto. A presto, Amico mio!”