Archivio Gioianet

La Voce del Paese – Un Network di Idee

Attualità

Vibratori per le donne e strumenti di piacere: dalla preistoria a oggi

Coppia-780x438

Possiamo datare il più antico strumento di forma fallica riconducibile a un ipotetico oggetto di piacere femminile a 28mila anni fa. Sì sì, avete letto bene, 28mila. Realizzato in pietra e lungo 19 cm. A testimonianza del fatto che la ricerca del piacere femminile è vecchia quanto l’uomo (anzi, la donna). E già nell’antica Grecia, “solo” (si fa per dire) 500 anni prima di Cristo, i dildi spopolavano nelle forme e materiali più diversi.

Ma è chiaramente in epoca molto più recente che arriviamo a conoscere gli antenati dei vibratori femminili che, come dice la parola, al contrario dei dildi, vibrano. E potrete aver sentito spesso di come venissero usati per curare l’isteria in epoca vittoriana. Di come i dottori utilizzassero questi strumento per portare le donne a uno “spasmo isterico” e finalmente curarle. Tutto falso, tutta una situazione travisata.

I molti film, libri e pièce teatrali creati sul falso mito che ha suffragato questi racconti, sono poi stati finalmente spiegati. Le donne, in questa versione della storia, non sono più viste come ignoranti, passive e facilmente ingannabili da uomini manipolativi, incapaci di comprendere e quindi controllare la propria sessualità; nella realtà infatti sono state loro stesse a prendere dei “massaggiatori” (gli antenati degli attuali vibratori femminili), creati appositamente per gli uomini, e a coglierne il loro potenziale erotico. E finalmente hanno potuto, prima in segreto e poi sempre meno, riappropriarsi della propria sessualità.

Negli ultimi anni, soprattutto da quando le donne stesse hanno cominciato a entrare attivamente nella progettazione dei sex toys – e chi meglio di loro poteva sapere cosa stimolasse il loro piacere? – grazie anche agli avanzamenti tecnologici, i vibratori femminili hanno cominciato a suddividersi in numerose sottocategorie.

Ogni donna è diversa e prova piacere in maniera differente ma potremmo dire che le aree che i vibratori vanno a targetizzare sono principalmente due: il cosiddetto punto G e la clitoride. E poi ci sono i vibratori che stimolano entrambi contemporaneamente.

Sappiamo comunque che l’80% delle donne raggiunge l’orgasmo con stimolazione clitoridea (che, diciamolo una volta per tutte, non è “inferiore” a quella vaginale) per cui molti vibratori si sono “specializzati” in maniera differente per far raggiungere il climax in questa maniera. Siamo partiti da quelli classici, tipo i bullet, che si posizionano sulla clitoride vibrando; siamo passati a quelli che invece avvolgono la clitoride mentre vibrano e a quelli che riproducono i movimenti che potrebbe realizzare un/una partner in una sessione di sesso orale. E infine la tecnologia ci ha permesso di realizzare qualcosa che addirittura andasse oltre il classico vibratore per donne: un vibratore che non vibra. Infatti non ne ha bisogno perché crea delle onde cosiddette “soniche” che stimolano in profondità la clitoride (che, anatomicamente, per la maggior parte si trova all’interno del corpo) e promette orgasmi che creano dipendenza.

A questo punto, se vi siete incuriosite, andate a trovare quello che fa al caso vostro su pureeros: offriamo ogni genere di vibratori femminili, compresi quelli che, grazie alla tecnologia, si collegano a distanza con chiunque vogliate. Non perdete l’occasione di scoprire, da sole o in coppia, il vostro corpo e il vostro piacere.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *