La leggenda di Santo Stefano protomartire a Gioia del Colle
“Secondo la leggenda locale tramandata dall’Abate Arivie, fondatore della Chiesa di Sant’Angelo in Gioia del Colle, a Betlemme viveva una povera donna greca, sola di nome Agape. Anticamente la Chiesa di Sant’Angelo venne dedicata a Santo Stefano Protomartire, in quanto nell’Altare Maggiore della medesima Chiesa, l’Abate Arivie, aveva collocato le reliquie ossee del cranio provenienti da Monopoli ed una pietra, proveniente da Gerusalemme, utilizzata per eseguire il martirio del Santo Diacono Ellenico.
Quando nella città “Casa del Pane”, si diffuse dai pastori, la notizia della nascita di Gesù, tutti si affrettarono a rendergli omaggio, portando doni utili e preziosi. Agape, essendo povera, non aveva nulla da offrire a Gesù e pertanto veniva derisa dai suoi vicini. Disperata, volle andare ugualmente a visitare Gesù, offrendo se stessa. Mentre si recava verso la grotta, vide ai lati della strada alcune pietre e dei pezzi di stoffa abbandonati dai mercanti. Subito pensò di confezionare un bambolotto di pietra da offrire a Gesù come giocattolo. Dopo aver creato questo bimbo di pietra, andò senza indugio presso la Sacra Famiglia. Si fece largo tra i visitatori e quindi chiese a San Giuseppe il permesso di porgere il dono a Gesù. Dopo il consenso di San Giuseppe, la Madonna commossa accolse Agape. Gesù Bambino le sorrise e come toccò il bambolotto di pietra, questi si animò miracolosamente diventando un bambino vero.
La Fede aveva premiato Agape. La Madonna con gioia disse ad Agape che sarebbe stata la mamma di questo bimbo e che lo avrebbe chiamato Stefano, che significa “Corona del Cielo”. La Madonna le predisse che sarebbe diventato un uomo forte come la roccia e che avrebbe seguito Gesù.
Agape con immensa gioia, lodò e ringraziò Gesù e Dio, tornando a casa con un figlio tutto suo, tra lo stupore di tutti. In seguito Santo Stefano divenne amico di Gesù, fino a diventare il primo testimone della Fede nel Figlio di Dio.
La commovente leggenda tramandata in famiglia, era raccontata da mio padre Stefano Montanarelli, quando allestiva il Presepe domestico, mostrandomi con orgoglio l’antica statuetta in creta, attualmente custodita gelosamente, raffigurante Agape con il figlio di pietra. Questa era la prima statuetta ad essere collocata nel Presepe e l’ultima ad essere rimossa”.
Giuseppe Montanarelli