Archivio Gioianet

La Voce del Paese – Un Network di Idee

Attualità

Lo stilista gioiese Pietro Paradiso sfila al Festival di Cannes

Pietro-Paradiso2

3-20210709-121258 Nulla accade per caso. Nel karma di Pietro Paradiso ci sono incontri annodati dal destino con la stessa cura con cui lui cuce antiche lane e lini. Uno di essi è atteso al festival del Cinema di Cannes domani, lunedì, 12 luglio. A voler in questo luogo ed in questo tempo lo stilista e le sue opere – icone di etica e sostenibilità – Manuel Collas de La Roche, presidente e fondatore del Better World Fund e organizzatore dell’evento.

Con lui una giovane donna, Eileen Akbaraly, che nel 2018 ha lanciato “Made For A Woman”, un brand dedicato ai luxury accessories realizzati in Madagascar con materiali naturali e eco-friendly, tra cui la rafia con cui ha realizzato splendide borse e cappelli.

Accessori che davvero ben si coniugano con i capi di Pietro – realizzati con tessuti di antichi materassi cuciti con gli stessi aghi usati all’epoca ed annodati ad arte -, e con la sua etica.

Anche i colori di Eileen-Akbaralyqueste sue creature profumano di Puglia, di vincotto, vino primitivo, con gioielli in stoffa, rami levigati dalle onde del mare, riccioli di vitigno, gocce di olio evo in ampolle incastonate nelle radici di antichi ulivi, da sempre gioielli della nostra terra.

Nelle numerose interviste rilasciate ai media Pietro più volte ha sottolineato che i suoi capi realizzati da maestranze locali, non potrebbero nascere in un altro luogo. I suoi sono capi unici con un indissolubile legame con il territorio, con le tradizioni del passato eppur già intrisi dell’essenzialità del futuro e per questo circondati da un’aura di internazionalità. Il messaggio che Pietro affida alle sue creazioni, è importante: la semplicità, l’essenzialità dell’eleganza appartengono a tutti, sono al di fuori del tempo e delle mode.

«Un vestito, come un essere umano, appartiene all’universo. Vestire un’anima richiede coerenza e grande senso di responsabilità, è andare oltre quel che lo sguardo vede per sentire il canto del corpo, percepire le emozioni più nascoste e vestirle di colori, rispettandone il pudore, accarezzandole con i tessuti, restituendo loro quella corporeità che altrimenti resterebbe inespressa…».

Ed a Cannes, durante la cena di gala, dopo aver fatto sfilare il mantello viola indossato dalla sua mamma con tanto orgoglio e gioia, trenta capi sconvolgeranno per sempre le geografie della moda, le coordinate di stereotipi e griffe senza anima, impreziositi dagli accessori di Eileen Akbaraly che per le sue donne artigiane, pagate l’85% in più rispetto la media in uno dei dieci paesi più poveri del mondo dove si sopravvive con due dollari al giorno, ha fatto realizzare anche un piccolo asilo.

“Ho scelto di fondare il mio brand per dare loro la dignità che meritano. Voglio dare visibilità a storie che, normalmente, rimangono nascoste dietro le quinte. Ho sempre visto da vic2-22ino e toccato con mano la povertà del Paese e le difficoltà che la parte più vulnerabile della popolazione deve affrontare. Voglio dare la possibilità alle donne che lavorano con me di seguire i propri sogni, di realizzarli. I nostri prodotti sono davvero “Made For A Woman”: non solo per le nostre clienti, ma anche per chi li crea…” dichiara Elieen in una intervista pubblicata su Excellence Magazine Luxury.

Eileen sogna di creare una piattaforma che permetta alle artigiane che lavorano per Made For A Woman di farsi conoscere e di condividere le loro storie e i loro sogni.

“Abbiamo iniziato dalle nostre etichette in carta riciclata, che riportano il nome di chi ha realizzato il prodotto e un QR code che permette, con un semplice smartphone, di visualizzare un video in cui è la stessa artigiana a presentarsi e a condividere la propria storia.”

In un documentario esclusivo dedicato alla filiera produttiva della rafia, scopriamo una particolare attenzione alle tematiche della sostenibilità ambientale, tema chiave dell’epoca che stiamo vivendo.

“I nostri pigmenti sono tutti certificati AZO-free, sono atossici e rispettosi dell’ambiente, per tutelare non solo i nostri clienti ma anche le nostre artigiane e il nostro Paese.

Scegliamo materie prime a chilometro zero con scarso impatto ambientale, con l’obiettivo a medio termine di realizzare prodotti completamente vegani.”

Due anime così affini non potevano non intercettarsi e tentare di cambiare il mondo, sfidando insieme il futuro!

Video sfilata:

https://www.facebook.com/pietro.paradiso.16/videos/355297636171998

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *