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Cultura e promozione del territorio. La confusione è totale

panoramica gioia del colle

panoramica-gioia-del-colle Il termine “promozione”, letteralmente muovere l’altrui animo, non sempre indica una azione “culturale”, più spesso è sinonimo di pubblicità che ben altro ed altri interessi “promuove”.

A Gioia la confusione è totale. La cultura è diventata marketing territoriale, il turismo una vera e propria “tratta” commerciale, con il suo vocabolario di neologismi che ben la rappresentano – human factor, digital media manager ed altro ancora -, il senso della misura si è totalmente perso, così come nell’investimento in cultura, anch’esso in misura della celebrità vera o presunta di ospiti, a differenza dello scorso anno, sconosciuti ai più.

Portarli nel salotto buono della città, con posti prenotati, circondati da coloro che non riusciranno a sedersi, è una scelta intelligente? Non potrebbe alimentare ancor più polemiche di quante ne siano state già innescate dalle ospitate dello scorso anno nella Distilleria Cassano, lontana dagli occhi, dal cuore e da inopportuni assembramenti, ma comunque a portat20161117152555a di bocca?

Magna Grecia Awards sì, Palio delle botti no, appuntamenti senza orari che saranno indicati settimanalmente sul profilo social del Comune, non frequentato dalla maggior parte dei cittadini, compresenze…

Ad esser sinceri il compito dell’assessore alla Cultura è tutt’altro che semplice, specie se si deve concorrere con le spettacolari proposte di Sammichele a un tiro di schioppo.

Tener tutti contenti, coprire le defaillance anche non proprie, attirare come una calamita gli strali degli scontenti e degli esclusi, veder criticare ogni giorno qualunque “prodotto” venga proposto, stressa non poco…

Il problema è che umanamente star dietro a tutti e tutto è impossibile, ergo delle scelte di qualità vanno fatte, ma non per amicizia, ma per oggettivo merito e valore.

Se il video, ad oggi a disposizione e reso noto, di due minuti e mezzo, “salta” realtà importanti perché gli “attori” ed i registi, e persino le comparse non conoscono il territorio e due minuti sono davvero pochi per raccontarlo per intero, nonostante la2015-03-15-11-51-41 tanta buona volontà e persino i droni, chi ne risponde? L’Amministrazione che lo ha realizzato con denaro pubblico, scegliendosi forse i partner sbagliati.

La saggezza vorrebbe che ad esser interpellati fossero per primi coloro che Gioia l’hanno studiata, sono loro che dovrebbero essere “promossi”, bocciando gli affaristi dell’ultima ora che negli ultimi anni erano in altro affaccendati, e questo non può farlo chiunque. E’ un ingrato compito che spetta alla amministrazione ed all’assessore alla Cultura che dà un indirizzo prima culturale, poi politico alla sua azione.

Certo, ci vuole coraggio, gli amici del buon tempo potrebbero diventare nemici, riconquistare la fiducia di quelli veri, che delusi han preso le distanze, non sarà facile. Comunque si verrà tacciati di una visione soggettiva della cultura, a prescindere.

A questo punto, dovendo comunque “prenderle”, non sarebbe meglio compiere scelteMuseo oculate e consapevoli, difendendo a spada tratta le proprie decisioni, magari con meno “promozione” con il 6 politico e più studio, meno esaltazione e più umiltà, meno lustrini e più concretezza?

Un esempio… Il museo dell’arte contadina, il più grande e ricco del sud Italia, perché non viene valorizzato, non compare in nessun percorso culturale o turistico, in nessun video? Eppure il dottor Vito Santoiemma che vi ha investito l’intera vita, più volte ha chiesto di poter “donare” a condizioni di sicurezza e di gestione oculata l’immenso patrimonio custodito, chiedendo unicamente uno spazio istituzionale e delle garanzie sul futuro. E’ un privato? Non si è “inventato” una associazione per poter interloquire? E allora? Altrove questo non è un problema

Ci sono paesi che hanno poco o nulla e lo promuovono quasi fosse oro, Gioia ha tesori ignorati proprio da chi dovrebbe “promuoverli”!

Il problema non è di lana caprina, ma di … ignoranza, ovvero “mancanza di conoscenza” che troppo spesso fa rima con arroganza! [Foto del museo Dumest di Carlo Criacci]

Porta-del-Imperatore-di-Mario-Pugliese

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