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Cronaca

Tributi. Nonostante le promesse l’esternalizzazione continua

ufficio tributi

consiglio-comunale La Municipia, società che riscuote i tributi per conto del Comune, ci costa 258mila euro iva inclusa l’anno (profitto non subordinato all’effettivo incasso), cifra cui da contratto si somma il 15% di quanto riscosso, ad esempio se lo scorso anno sono stati recuperati – come affermato dal vice sindaco Giuseppe Gallo – un milione di euro di tasse evase, la Municipia riceverà altri 150mila euro portando in cassa 408mila, a cui si aggiungono aggi e benefit vari.

Quando questa Amministrazione si è insediata, ce lo ricordano i consiglieri Donato Paradiso e Milena Pavone nella loro interpellanza – il Pd e il resto della minoranza chissà perché tacciono -, ben evidenziato nel programma vi era l’obiettivo a medio/lungo termine di potenziare l’Ufficio Tributi al fine di raggiungere una piena autonomia nella gestione della riscossione dei tributi.

Dalla viva voce del vice sindaco, scopriamo che nulla di tutto questo avverrà perché “assumere” costa più che esternalizzare… In realtà non è affatto vero.

Nel 2018 in una intervista rilasciata da Rosa Addabbo che entrò in rotta di collisione con la maggioranza proprio per i dissapori creatisi all’interno di Pro.di.gio a causa della esternalizzazione dei Tributi, facendo “due conti” tra canoni, software e assistenza informatica per la migrazione dati, assistenza legale e costo dello stipendio di due dipendenti amministrativi (bracctributi e soldiia, caro dottor Gallo, non funzionari che già abbondano!) da affiancare alle allora tre unità par-time, investendo solo 105mila euro l’anno il servizio sarebbe tornato interno con un risparmio “secco” di 303mila euro l’anno, non proprio bruscolini.

Un esempio concreto? Nella det. n.1199 del 2 novembre la Municipia solo per la Tosap riscuote € 4.740,50 per aggio, su una riscossione presunta di € 59.404,75 e in più paghiamo sempre noi anche l’invio degli avvisi di accertamento da rinotificare, spendendo altri € 730,38 che se il servizio fosse interno, sarebbero sufficienti per pagare lo stipendio di due mesi di un dipendente.

È sconvolgente apprendere dalla risposta data da Gallo all’interpellanza presentata e riportata nella delibera di Consiglio n. 61 del 25/10/22, che è intenzione dell’Amministrazione tra un anno confermare l’esternalizzazione perché più conveniente per tutti. Tre diverse amministrazioni (Povia, Lucilla e Mastrangelo), stessa “dipendenza” dall’esterno della più importante risorsa che un comune possa avere, la riscossione dei tributi.

Ma d’altronde possiamo forse pretendere che amministratori che in pieno agosto si preoccupano di “aumentarsi” del 49% lo stipendio scrivendo nell’oggetto dell’atto “Legge di Bilancio 2022 approvata in via definitiva dal Parlamento il 29 dicembre 2021, commi da 583 a 587, impegno di spesa”, di cui noi siamo i datori di lavoro, si preoccupino del denaro sperperato in esternalizzazioni?ufficio tributi

Bello sarebbe vederli impegnati in una azione politico-amministrativa da “padri di famiglia”, attenti alla spesa pubblica e ad evitare sprechi, e non a fare i figli di papà con il denaro pubblico e non guadagnato con il sudore della fronte, come molti di coloro che le tasse le pagano davvero e non le evadono nella certezza di condoni o favori.

Non dimentichiamo il “buco” di 10milioni di euro di tasse non pagate da ricchi commercianti e possidenti che il Commissario Postiglione denunciò prima che questa Amministrazione fosse votata, e che la Tari (tassa rifiuti) da loro non pagata viene ancor oggi “spalmata” su tutti noi che invece paghiamo senza sconti lo smaltimento anche dei loro rifiuti, oltre che dei nostri.

Agli amministratori, ed al vice sindaco Gallo in particolare, suggeriamo una attenta rilettura di quanto pubblicato nell’ottobre del 2018 su questo stesso sito nell’articolo “Tributi. Si avvera profezia. Appalto aggiudicato grazie all’offerta tecnica”, affinché tra un anno non si avveri un’altra e ben più “colposa” profezia a danno della città, senza aver fatto nulla per porre rimedio, pur potendo.

 

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