FABIO SALVATORE: “LA PAURA NON ESISTE”!
Sabato, 6 marzo, ore 18.30, Sala De Deo si è tenuto l’incontro con Fabio Salvatore, giovane attore e scrittore, alla sua seconda opera: “La paura non esiste” edito dall’Alberti.
Il libro, è lo stesso Fabio a sottolinearlo durante la conferenza, ha come tema centrale la malattia del Novecento, una malattia che, forse, adesso incute meno timore rispetto agli anni precedenti, grazie anche ai progressi della scienza ma che ha pur sempre in sé quel timore difficile da sconfiggere, quel timore che si riesce a percepire nell’attimo stesso in cui si pronuncia la parola: CANCRO.
“Bisogna chiamare le cose con il proprio nome”, così Fabio dice ad un certo punto al suo uditorio, sostenendo con voce e veemenza di non sopportare alcuna forma di omertà.
Fabio, quindi, ha sconfitto il cancro alla tenera età di 22 anni e da questa esperienza dolorosa nasce il suo primo libro: “Cancro, non mi fai paura”.
Ciò che ha comandato a se stesso è stato l’avere il coraggio di guardare in faccia la sua malattia, di non sfidarla mai, ma di … sorridergli! Anche quando, dopo dieci anni, il suo “inquilino” è tornato. Il secondo libro nasce da questo secondo incontro con il dolore e dall’incontro con Emanuele.
Ed è proprio Claudio De Leonardis, consigliere provinciale, a chiedere a Fabio che valenza ha avuto nel suo percorso quell’incontro.
Emanuele per un periodo è il suo compagno di stanza, non solo malato di cancro, ma anche tossicodipendente. In una notte di confidenze Emanuele ha chiesto il suo aiuto. Fabio l’ha portato nella comunità “Nuovi Orizzonti”, alla quale è devoluto il suo compenso per il progetto “Cittadella del Cielo” che si pone l’obiettivo di intervenire nel sociale; e con l’aiuto di don Davide Banzato, Emanuele oggi conduce una vita del tutto regolare.
Infine Fabio in conferenza afferma:
“Il cancro è una malattia uguale alle altre, non ha né più e né meno. I malati di cancro, però, cambiano il loro modo di guardare la vita, il loro modo di dare valore alle cose, anche quelle più banali […] Il cancro ti dà l’opportunità di guardare il mondo con i tuoi occhi e non con quelli degli altri. A 22 anni ho capito realmente la Bellezza del Mondo. […] Per me non è stata una maledizione, ma un’esperienza di vita. Il cancro va compreso ed affrontato con fede”.
La fede è un punto cardine del libro e della vita stessa di Fabio. Più volte, infatti, cita Alda Merini, la quale sosteneva che Cristo è umano, sta tra
Marilena Stasi, medico e presidente di “Vivere con Gioia”, l’associazione che ha organizzato l’evento, sottolinea il fatto che il libro di Fabio Salvatore è un inno alla vita e legge anche un passo del libro:
“Non abbiate paura del dolore […] non importa, la paura non esiste”.
D’altronde il prologo dello stesso libro è l’Inno all’amore di San Paolo e per lui in quell’inno si trova l’essenza della vita.
E per Fabio, d’altronde, niente è più importante dell’amore verso se stessi.