LIBIA: PRIMO RESOCONTO SULL’INTERVENTO MILITARE -video-
“Continuano i raid aerei in Libia. Oggi nella base aerea del 36° Stormo,di Gioia, dove sono dislocati 14 velivoli britannici della Raf, si è registrata la più intensa giornata di missioni aeree.
Incursioni che iniziano a lasciare il segno e a dare i primi segnali, si spera, di dialogo da parte del regime libico guidato da Gheddafi.
Il governo libico ha, infatti, detto di essere disponibile e ”pronto ad attuare la tabella di marcia proposta dall’Unione Africana per porre fine alle ostilità”.
Nel frattempo, a Misurata si combatte, con i ribelli che continuano a controllare il porto. Le truppe leali a Muammar Gheddafi hanno ripreso a bombardare Ajdabiya, città a
Dai ribelli, intanto, arriva un bilancio delle vittime dall’inizio del conflitto: tra 8 mila e 10 mila persone.
Il segretario di Stato Usa Hillary Clinton ha sottolineato che gli uomini del Colonnello “arretrano” ma restano una minaccia. Dagli Emirati Arabi Uniti arriva la notizia che saranno inviati 12 aerei per contribuire a far rispettare la no-fly zone.
Il Pentagono ha reso noto che gli Stati Uniti e i paesi alleati che pattugliano la no-fly zone sulla Libia hanno lanciato 16 missili Tomahawk ed effettuato 153 sortite aeree nelle ultime 24 ore. Obiettivi delle missioni sono l’artiglieria, le forze di terra e le strutture di comando e controllo del leader libico Muammar Gheddafi, ha precisato il Pentagono.
Il portavoce del Pentagono ha precisato che oltre ai 16 missili Tomahawk sono state sganciate contro le forze di Gheddafi quattro bombe al alta precisione JDAM (guidate da Gps). Per quanto riguarda le 153 sortite aeree, 67 sono state effettuate dall’aviazione Usa ed altre 86 dai paesi alleati”.
(Fonte Asca-Bliz)