“CHI VUOLE LA CHIUSURA DEL PASSAGGIO A LIVELLO?”
In ordine alla questione RFI rendo note alcune considerazioni personali già rappresentate nelle sedi istituzionali competenti:
Rimango esterrefatto dalla “facilità” con la quale gran parte dei membri della nostra amministrazione ha cambiato radicalmente idea sulle sorti del passaggio a livello di via Dante!
Io ero sinceramente e forse ingenuamente fermo alla delibera del luglio 2009 nella quale l’intero Consiglio Comunale votò all’unanimità un atto di indirizzo contro la chiusura del passaggio a livello; tutto quello che è successo dopo tale data ha riguardato esclusivamente una serie infinita di sollecitazioni del sottoscritto e di qualche altro Collega ad affrontare la questione RFI ed a cercare una trattativa che potesse definire bonariamente il contenzioso mediante soluzioni concordate (e quanto mai opportuno sarebbe stato trattare concretamente con RFI all’indomani della sentenza ad essa sfavorevole della Autorità giudiziaria amministrativa che si dichiarò incompetente …!) e, di contro, vi è stato un silenzio assordante degli organi deputati della nostra amministrazione a trattare con RFI.
Improvvisamente e come di incanto da qualche settimana sta circolando sempre più insistentemente la voce (peraltro avvalorata da molti illustri esponenti dell’Amministrazione) che vuole la chiusura del passaggio a livello di via Dante come unica soluzione alla concessione da parte di RFI di presunte autorizzazioni per le opere del cavalcaferrovia di via Giovanni XXIII e del parcheggio di scambio di via Lagomagno. Chi ha parlato con RFI, cosa si sono detti in questi incontri? Sono state chiacchierate amichevoli o istituzionali? Da cosa dovremmo evincere che RFI ha posto come condizione per la concessione delle autorizzazioni di cui sopra la chiusura del passaggio a livello?
Credo che allo stato, in mancanza di idonea documentazione e di approfondimenti, il sillogismo autorizzazioni/chiusura del passaggio a livello sia una assurdità logica prima ancora che giuridica e invito, pertanto, tutti quanti ad una maggiore riflessione su questo delicatissimo tema evitando fughe in avanti che, perlomeno da chi scrive, non saranno consentite.
L’ex Assessore ai lavori pubblici ed il Dirigente dell’Ufficio tecnico, su mia esplicita domanda ripetuta diverse volte in questi ultimi due anni, hanno sempre assicurato che la questione passaggio a livello era completamente separata dal finanziamento dei famosi sei milioni di euro e tale mi sembra ancora la situazione a giudicare da quanto riferito nelle nostre ultime riunioni anche dai tecnici incaricati (ing. Pepe – arch. Cirillo).
A titolo personale sono e sarò sempre contrario alla chiusura del passaggio a livello di via Dante anche alla luce della scarsissima propensione delle opere indicate come riqualificazione del fascio ferroviario a “compensare” l’eventuale sacrificio della chiusura del passaggio a livello (vedasi, a solo titolo esemplificativo, l’assenza di interventi sul sottopasso pedonale di via Dante che è un vero e proprio scandalo anche con gli accorgimenti previsti nelle opere finanziate e la mancata previsione di un apposito sottovia). A questo proposito non posso esimermi dall’esprimere il mio più totale disappunto per avere appreso dai tecnici incaricati che agli stessi non è mai stato commissionato alcun incarico e/o studio di fattibilità al fine di valutare la possibilità di realizzazione del sottovia su via Dante. Il che mi induce legittimamente a pensare che tale opera non è mai stata presa in considerazione seriamente quando invece io ritengo che sia ben più urgente, per esempio, del parcheggio di scambio.
Il sottovia sarebbe la vera ed unica opera (costi quel che costi!) che potrebbe considerarsi un intervento di riqualificazione della via Dante e che spalancherebbe le porte per la chiusura indolore del passaggio a livello. Tale opera a confronto con il famoso parcheggio di scambio (costo dell’operazione € 2.400.000,00) sarebbe molto più utile e funzionale per gli interessi della intera città!
Invito il Sindaco, l’Assessore competente ed il Dirigente dell’Ufficio tecnico a perseguire altre strade per l’ottenimento del finanziamento delle somme denominate “riqualificazione del fascio ferroviario” per esempio producendo atti formali di richiesta a RFI delle necessarie autorizzazioni (piuttosto che avventurarsi in previsioni del tipo: immaginiamo che RFI non ci darà le autorizzazioni necessarie se non chiudiamo il passaggio a livello…) ed aspettando le relative risposte (che se negative potrebbero esserci anche utili nella causa dinanzi il Tribunale di Acquaviva).
Non condivido il discorso che se non accettiamo di chiudere il passaggio a livello perderemo i sei milioni di euro (qualcuno parla addirittura di dieci! Ma ci siamo chiesti se veramente sono ben spesi tutti questi soldi e se per caso si devono spendere e basta?). E meno che meno accetto il discorso che chi contrasta l’idea di chiudere il passaggio a livello è un irresponsabile perché fa perdere a Gioia tanti soldi!
FINIAMOLA CON QUESTA MANFRINA!
Resterò in attesa di essere invitato a tutti gli incontri locali e non che l’Amministrazione intenderà realizzare per affrontare il problema e Vi preannunzio che non intendo più assecondare supinamente decisioni prese da pochi a totale dispregio degli interessi della città.
Mi auguro infine di non essere costretto a prendere iniziative individuali ad ogni livello per interrompere questo schifo.
Leonardo Dongiovanni