GIOIA DEL COLLE SEMPRE PIU’ FAMOSA, GRAZIE A STRISCIA -video-
La città di Gioia del Colle ritorna a far parlare di sé in tutta l’Italia. E ancora una volta con un servizio televisivo girato nel nostro territorio da Fabio e Mingo, inerente la vicenda della “Colonia Hanseniana”, meglio conosciuta con il termine “lebbrosario”. Un servizio mandato in onda mercoledì scorso, 20 aprile 2011, da “Striscia la Notizia”.
L’ennesima denuncia su uno spreco di denaro pubblico, probabilmente giunto al termine, che ha coinvolto la Giunta Vendola e la sua gestione della sanità pugliese. Un servizio inerente un settore da tempo nell’occhio del ciclone che ha alimentato la discussione politica all’interno del consiglio regionale su un tema tanto delicato quanto controverso.
“Ma, al di là della torbida vicenda con tutto il suo oscuro contorno di presunti tentati delitti ed estorsioni, resta l’amarezza di come ancora una volta si sia sprecato, in maniera vergognosa, denaro pubblico, che dovrebbe servire a mantenere strutture che invece sistematicamente vengono negate a malati le cui patologie sono ormai inguaribili, ma che comunque richiedono cure palliative”.
“Recentemente, ho sollevato il problema di quanto poco nel nostro Sud si faccia per allestire un numero appena decente di Hospice. Queste strutture residenziali, sovrabbondanti al nord, ma del tutto insufficienti a sud di Roma, hanno il compito di alleviare il dolore di questi pazienti nonché delle loro famiglie. Ai lebbrosi del XXI secolo, almeno dalla nostre parti, spesso non resta che isolarsi nell’oblio in attesa che una Sanità civile provveda finalmente a loro”.
Secondo dati forniti dall’Aifo (Amici di Raoul Follereau) di Bologna la situazione della lebbra in Italia è limitata a 8-10 casi all’anno in totale (quasi tutti di importazione, a carico di migranti, quasi nessuno autoctono).
”Il ricovero ospedaliero – recita la delibera di giunta che riporta le parole del presidente dell’associazione – non è quasi mai necessario perché le cure possono essere fatte ambulatorialmente e in pochi mesi si ottiene la guarigione”.
”Pertanto – prosegue – attualmente non dovrebbero esserci a Gioia del Colle malati da ricoverare, ma solo ex malati con disabilità, di età avanzata, per i quali è necessario mettere a punto un programma di integrazione sociale o, in vari casi, un inserimento in strutture sociosanitarie o sociali tipo casa per la vita. All’estero, secondo gli orientamenti Oms, si lavora così e si raccomanda che gli utenti, spesso riuniti in associazioni, siano coinvolti nelle scelte che li riguardano”.
Peraltro l’Ente Ecclesiastico, con più note, ha ribadito che le assegnazioni previste dalla Regione sono inadeguate rispetto agli accordi negoziali riportati nella convenzione generale del 1999, e ha chiesto la corresponsione di un importo di 5 milioni di euro per la gestione della Colonia Hanseniana per gli anni dal 1999 al 2008. I posti autorizzati sono 110.
Una ispezione dell’ottobre del 2010 ha rilevato dati in contrasto e molto più bassi di quelli forniti dall’ospedale Miulli (59 persone in regime di ricovero e 34 in regime ambulatoriale a settembre 2010).
Secondo quanto accertato dagli ispettori c’erano invece ”29 ospiti e non pazienti, così definiti poiché solo 4 soggetti presentano sequele evidenti della malattia da intendersi come esiti stabilizzati, per la restante parte si trattava di soggetti in buone condizioni di salute che al più soffrono delle patologie degenerative correlate all’età (la media dei residenti si aggira intorno ai 74 anni); comunque, tutti sieronegativi per il Morbo di Hansen’‘.
(Fonte Agenparl – Adnkronos)
Per visionare il video di Striscia clicca qui sotto:
http://www.striscialanotizia.mediaset.it/video/videoextra.shtml?13208