PROCESSIONE MISTERI, TOCCANTE E PARTECIPATA -foto-
I riti della Settimana Santa si sono chiusi a Gioia del Colle con la rituale processione dei S. Misteri, in pratica, una sintesi della Via Crucis.
Corteo religioso che vede sfilare simulacri raffiguranti l’orazione di Gesù nell’Orto del Gezzemani, Gesù condannato, Gesù flagellato, Gesù cade per la prima volta, Gesù che incontra le pie donne, Gesù posto in croce, la Veronica, Gesù deposto dalla Croce, Gesù morto, l’Addolorata e a chiudere il frammento della Croce posto in una teca, affidata al celebrante, il quale sfila in processione al di sotto di un baldacchino processionale (chiamato comunemente palio), sorretto da confratelli delle diverse confraternite gioiesi.
Processione che da diversi anni è stata anticipata al venerdì santo, ma privata del folto gruppo di desolate alle quali venivano affidati i segni della passione e morte di Cristo. Dal gallo, ai chiodi, dal calice alla corona di spine, dal sudario alle fruste ecc.
Processione anticipata dal gonfalone tipico della confraternita di S. Rocco, preceduta dal tamburino e dai suoi immancabili rulli di tamburo, che insieme al suono della tròccola, dettano i ritmi di una processione dove il canto dei partecipanti (fedeli, confratelli, consorelle e ministranti) rassomiglia ad una sorta di lamento. Canti intervallati, immancabilmente, dalle marce funebri intonate dal complesso bandistico che segue questo rito.
Si ringrazia Mario Di Giuseppe per le splendide foto messe a disposizione della nostra redazione.