COLPEVOLE SILENZIO DEI MEDIA SU REFERENDUM GIUGNO
La Commissione Parlamentare di Vigilanza Rai non ha ancora approvato il regolamento sulla Comunicazione per la campagna referendaria. I cittadini hanno tutto il diritto di essere informati, in primo luogo dal servizio pubblico radiotelevisivo.
Prima con un decreto “truffa”che servirà – come ammesso in parte dallo stesso Berlusconi – solo per sabotare il referendum, ma l’ultima parola spetta all’Ufficio centrale presso la Corte di Cassazione.
Inoltre assistiamo all’incredibile ostruzionismo messo in atto dalla maggioranza per ritardare l’approvazione del regolamento da parte della Commissione parlamentare di vigilanza.
Martedì scorso, Fare Verde con altre associazioni ambientaliste, il Comitato Vota Si, i promotori del referendum di Di Pietro, i radicali, il popolo Viola, Articolo 21, giornalisti, hanno organizzato due sit in avanti Palazzo Macuto in Roma, dove si sarebbe dovuto tenere l’incontro della commissione Rai.
Siamo a meno di quaranta giorni dal voto, la Commissione parlamentare di vigilanza non ha ancora approvato il regolamento per la campagna referendaria che per legge doveva essere in vigore almeno dal 4 aprile scorso. La discussione del regolamento non è nemmeno iniziata e non v’è certezza in merito al se e al quando il regolamento verrà approvato visto e considerato che ci sarà uno stop dei lavori del Parlamento per le prossime amministrative.
Un penoso bavaglio messo all’informazione che non sta parlando della consultazione del 12 e 13giugno. Assistiamo ad un totale silenzio dei media sui quesiti referendari.
Ricordiamo inoltre lo sconcertante episodio del 1 Maggio, che ha visto gli artisti che hanno partecipato al concertone firmare una liberatoria che gli proibiva di parlare dei referendum.
Poi, per fortuna nel backstage sono state riprese le loro testimonianze http://www.facebook.com/l/6658aYvcqJrglPqyT72Oy4_M_6A/www.fermiamoilnucleare.it/?p=2021.
Aiutaci a diffondere il referendum del 12 e 13 giugno!…e VOTA SI per fermare il nucleare! (Fare Verde).